Fonte: Le gerarchie cattoliche non hanno ben sopportato l’abuso dei simboli religiosi per far passare idee razziste e xenofobe . Né i tentativi dei fascio-sovranisti che nascondendosi dietro il cristianesimo predicano islamofobia e tramano contro Papa Francesco. Vedere esibire i simboli religiosi in un comizio "come cristiano e come prete non è che mi garbi tanto" ma "se uno invoca i santi e fa una preghiera si compromette" deve impegnarsi in prima persona "verso tutti e non verso alcuni". Lo ha detto il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Angelo Becciu, parlando di Matteo Salvini a 'La Repubblica delle idee' organizzato a Bologna dal quotidiano 'La Repubblica'. Allo stesso tempo Becciu fa notare che il vicepremier Salvini "si è presentato come alfiere, come difensore dei valori cattolici", a partire dalla famiglia. "Ci sono certi cattolici che sono sensibili a questi fatti e trovano in lui - ha proseguito il cardinale -, bene o male, un difensore. Altri che si chiamano cattolici latitano forse negli altri partiti perché quando si è trattato di discutere di certe problematiche non è che la loro voce si sia sentita forte". Il sondaggio secondo il quale molti cattolici hanno votato la Lega "ci pone degli interrogativi", ha detto ancora il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. Ci sono "motivi di sicurezza", "motivi sociali ed economici" e "la gente va da chi pare di promettere soluzioni. Certi cattolici hanno votato e vanno verso la destra - amano chiamarsi destra, no? - anche perché Salvini si è presentato come alfiere dei valori cattolici". "Il fatto poi che un politico nei comizi usi simboli religiosi, siamo in democrazia, libertà, ognuno è libero di farlo. Ma a me come cristiano e come prete - dice Becciu - non è che mi garbi tanto. Uno che invoca i santi uno che fa una preghiera si compromette. Consacrando l'Italia al Cuore immacolato di Maria significa che lui per primo si impegna ad avere un cuore materno verso tutti non verso alcuni". Becciu ha parlato anche dell'Europa: "E' l'identità che va rispettata, quella sì, se l'Europa vuole intromettersi nella preparazione della pizza o impedire, com’è successo, il nostro utilizzo del latte naturale, allora non va bene. Sono piccoli esempi pratici. Ma noi crediamo nell'ideale dell'Europa unita e mi sembra strano che qualcuno voglia tornare al nazionalismo proprio in questo periodo storico in cui dobbiamo fronteggiare dei colossi come la Cina, o gli Stati Uniti, la Russia, che hanno tutti gli interessi a distruggerla, l'Europa". Ancora su Salvini e su un possibile incontro con il Papa: "Una cosa è l'incontro" spiega il cardinale. "Una cosa l'udienza. Il Papa vede per protocollo un capo di Stato e un primo ministro di tutti i Paesi, questo pubblicamente. I segretari di partito non li riceve altrimenti dovrebbe ricevere tutti. Privatamente però può incontrare chiunque. Salvini non so, lo potrebbe anche incontrare". Infine sull'impegno dei cattolici in politica: "Io vedrei necessaria forse più una lobby, una rete di persone che sappia dare buoni consigli per iniziare una stagione migliore", ha concluso il cardinale.
di Globalist – 10 giugno 2019
Le gerarchie cattoliche non hanno ben sopportato l’abuso dei simboli religiosi per far passare idee razziste e xenofobe. Né i tentativi dei fascio-sovranisti che nascondendosi dietro il cristianesimo predicano islamofobia e tramano contro Papa Francesco.
Vedere esibire i simboli religiosi in un comizio “come cristiano e come prete non è che mi garbi tanto” ma “se uno invoca i santi e fa una preghiera si compromette” deve impegnarsi in prima persona “verso tutti e non verso alcuni”.
Lo ha detto il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Angelo Becciu, parlando di Matteo Salvini a ‘La Repubblica delle idee’ organizzato a Bologna dal quotidiano ‘La Repubblica’.
Allo stesso tempo Becciu fa notare che il vicepremier Salvini “si è presentato come alfiere, come difensore dei valori cattolici”, a partire dalla famiglia. “Ci sono certi cattolici che sono sensibili a questi fatti e trovano in lui – ha proseguito il cardinale -, bene o male, un difensore. Altri che si chiamano cattolici latitano forse negli altri partiti perché quando si è trattato di discutere di certe problematiche non è che la loro voce si sia sentita forte”.
Il sondaggio secondo il quale molti cattolici hanno votato la Lega “ci pone degli interrogativi”, ha detto ancora il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi. Ci sono “motivi di sicurezza”, “motivi sociali ed economici” e “la gente va da chi pare di promettere soluzioni. Certi cattolici hanno votato e vanno verso la destra – amano chiamarsi destra, no? – anche perché Salvini si è presentato come alfiere dei valori cattolici”.
“Il fatto poi che un politico nei comizi usi simboli religiosi, siamo in democrazia, libertà, ognuno è libero di farlo. Ma a me come cristiano e come prete – dice Becciu – non è che mi garbi tanto. Uno che invoca i santi uno che fa una preghiera si compromette. Consacrando l’Italia al Cuore immacolato di Maria significa che lui per primo si impegna ad avere un cuore materno verso tutti non verso alcuni”.
Becciu ha parlato anche dell’Europa: “E’ l’identità che va rispettata, quella sì, se l’Europa vuole intromettersi nella preparazione della pizza o impedire, com’è successo, il nostro utilizzo del latte naturale, allora non va bene. Sono piccoli esempi pratici. Ma noi crediamo nell’ideale dell’Europa unita e mi sembra strano che qualcuno voglia tornare al nazionalismo proprio in questo periodo storico in cui dobbiamo fronteggiare dei colossi come la Cina, o gli Stati Uniti, la Russia, che hanno tutti gli interessi a distruggerla, l’Europa”.
Ancora su Salvini e su un possibile incontro con il Papa: “Una cosa è l’incontro” spiega il cardinale. “Una cosa l’udienza. Il Papa vede per protocollo un capo di Stato e un primo ministro di tutti i Paesi, questo pubblicamente. I segretari di partito non li riceve altrimenti dovrebbe ricevere tutti. Privatamente però può incontrare chiunque. Salvini non so, lo potrebbe anche incontrare”. Infine sull’impegno dei cattolici in politica: “Io vedrei necessaria forse più una lobby, una rete di persone che sappia dare buoni consigli per iniziare una stagione migliore”, ha concluso il cardinale.