Gramsci: Bellissima lettera alla madre del 15 dicembre 1930

per Gabriella
Autore originale del testo: Antonio Gramsci
Fonte: Contro la disinformazione

15 dicembre 1930

Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in carcere. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita; Dunque non sono diventato vecchio, ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò che noi non possiamo più fare. In questo senso sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme e per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie.

Antonio Gramsci

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5 commenti

Araldo 24 Dicembre 2014 - 20:26

Non si può commentare dei SENTIMENTI così grandi.

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Lina Maria Cristina Lombardo 25 Dicembre 2014 - 18:29

E’ vero ho sempre pensato e penso così anch’io. Non si è vecchi “finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie”.

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Claudio Campieri 27 Dicembre 2014 - 10:18

Credo che molti politici di oggi non abbiano letto, analizzato ma soltanto predicato dei temi d’uso comune.
Gramsci per le sue idee, proposte e per la sua sofferenza è forse stato un po’ dimenticato?

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Olimpia Scattolon 30 Dicembre 2014 - 9:16

Fino a quando si ha la voglia di imparare, di conoscere, di misurarsi con noi stessi, si continua a crescere
a non invecchiare, si resta giovani nel cuore….queste testimonianze ci fanno sentire orgogliosi di essere uomini e di vivere.

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Elsa Labonia 21 Dicembre 2015 - 1:04

Gente del passato, quando la politica aveva un senso; altruismo e Amore per la Patria. Ecco perchè da ragazzini ci hanno insegnato a chiamarli Patrioti. Oggi quel valori NON esistono più, sono invecchiati come come quelli che ” hanno perso il gusto della vita.” Uso le parole dello stesso Gramsci. Grande personaggio che ha fatto STORIA!

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