Di Stefano Fassina – 30 ottobre 2015
Oggi, a Roma, si è scritta una pagina brutta e drammatica per la democrazia italiana e, in particolare, per i cittadini romani. I diktat del Nazareno, attraverso le dimissioni imposte ai consiglieri comunali, hanno impedito la discussione in aula sulle ragioni della conclusioni della Giunta Marino.
Il Pd ha compiuto un atto grave, di rottura della coalizione elettorale, ma in compagnia di esponenti dell’opposizione partecipi della gestione Alemanno. Ignazio Marino ha rappresentato una netta discontinuità nell’amministrazione della città. La sua giunta ha colpito interessi forti. I limiti della sua azione negli ultimi mesi non giustificano il comportamento del Pd. Senza rispetto dei cittadini e delle istituzioni nelle quali sono rappresentati, senza trasparenza delle scelte, senza partecipazione democratica, la ricostruzione morale della politica è impossibile. Per Roma, è necessario un progetto politico alternativo al Pd.