Giuseppe Conte contro il genocidio palestinese

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gioacchino Musumeci
Fonte: InfoSannio

Giuseppe Conte contro il genocidio palestinese

Giuseppe Conte è attualmente criticato per le parole contro la carneficina di palestinesi perpetrata dal governo Israeliano : “ Stiamo assistendo a uno sterminio. Questa è una piaga che rimarrà nella storia, nella coscienza collettiva di Israele. Lo dico a tutti gli amici ebrei: dovete dissociarvi, perché il silenzio diventa complicità”

L’ex premier ha colto l’occasione per sottolineare aspramente che il governo Meloni è colpevole di non sanzionare Israele e anzi fornire armi che contribuiscono al potenziale letale scatenato indistintamente contro tutti i palestinesi.

Conte è stato immediatamente criticato da FDI per voce del senatore e genio contemporaneo Lucio Malan: “Incolpare gli ebrei in generale per quanto fa il governo israeliano è un atto di razzismo pericoloso. Conte ha affermato che chi non si dissocia è complice: un messaggio che espone ogni ebreo italiano al rischio di essere considerato bersaglio”

Anche Daniele Nahum, ex Pd e oggi consigliere comunale di Azione a Milano, ha definito le dichiarazioni “lesive della dignità dei cittadini italiani di fede ebraica”: “Chiedere una dissociazione collettiva è discriminatorio. In una democrazia liberale la responsabilità è individuale, non siamo in Russia”

E’ invece pare proprio che lo siamo in Russia. Nahum non s’è accorto ma dal 24 Febbraio 2022 non facciamo che chiedere a tutti i russi, oligarchi per primi, di dissociarsi da Putin, pena sequestro di capitali e beni, essere esclusi dal teatro della Scala se si è artisti, dai convegni se si è docenti, dalle università se si è autori, dalle competizioni sportive se si è atleti, oppure essere discriminati se proprietari di ristoranti tipici russi com’è accaduto a Roma per esempio. O ci si dissocia o si è bollati e disprezzati come filoputiniani e pubblicamente insultati in Tv e guai non allinearsi alla narrazione dominante se si è giornalisti Rai inviati al fronte, l’epurazione è dietro l’angolo, oppure le autorità Ucraine possono cacciare il giornalista sgradito non prima di averlo arrestato….In tutti questi casi nessuno evoca razzismo o offese ai cittadini russi di fede ortodossa, né si grida che i Russi diventano bersagli di chissà chi o cosa.

Leggo perplesso che nell’ esercizio di doppiopesismo top level Lucio Malan ha evocato l’attentato del 1982 al Tempio Maggiore di Roma. Troppa cultura, sono colpito. A tal punto da ricordare a Malan un po’ di storia recente intorno alla letalità degli estremisti sionisti che da sempre rifiutano ogni possibilità di convivenza pacifica coi palestinesi. Si tratta degli stessi estremisti che oggi con crudeltà disumana hanno trasformato la democrazia israeliana in una autocrazia canaglia a cui il servile governo Meloni stende il tappeto rosso.

Dunque ecco qualche info per il diletto di Malan e i coltissimi come lui: il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, che firmò l’accordo di Oslo per altro da molti considerato farsa, fu assassinato il 4 novembre 1995 da Yigal Amir, uno studente di legge ebreo di estrema destra, a seguito di una manifestazione a sostegno dell’accordo.

La vedova di Rabin, Leah, ha SEMPRE incolpato Netanyahu e i suoi sostenitori – che distribuivano volantini durante i raduni politici raffiguranti Rabin in uniforme nazista – per l’omicidio di suo marito.

Itamar Ben-Gvir, ora ministro della Sicurezza nazionale per il governo Israeliano ,è stato uno dei tanti politici di destra che hanno lanciato minacce contro Rabin. Oggi distribuisce pistole e fucili per la sicurezza dei Coloni ILLEGALI in Cis Giordania.

I coloni, difesi e armati anche dall’IDF, fomentati da ministri del governo Netanyahu hanno trasformato i territori occupati in far west ove dettano legge ed esercitano violenza sui palestinesi come meglio credono e senza alcun controllo da parte delle autorità di governo.

Dopo aver rubato territori e case ai residenti palestinesi per almeno 70 anni, i coloni propagandano che se oggi dipendesse da loro ucciderebbero tutti gli Arabi in un mese a meno che non se ne vadano per sempre. Direi che dissociarsi da queste schifezze senza provare a “coglionare” il prossimo con stronzate che non funzionano, sia il minimo sindacale in una società civile. “Un po’ di dignità per favore, non ostinatevi a sembrare più stupidi del solito.”

E’ finito il tempo della propaganda razzista a sostegno del suprematismo sionista, oggi chiunque può accedere a strumenti e informazioni sufficienti per svergognare lo stuolo di ignoranti che si impegnano a persuadere di quanto siano buoni “certi persecutori” di palestinesi.

Dissociarsi da Netanyahu è un dovere sacrosanto, perciò complimenti al presidente Conte per assumersi le responsabilità politiche necessarie in questo momento delicatissimo.”

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