Cuperlo: Morra ha detto una solenne bestialità su Jole Santelli e per salvare la faccia tira in ballo la mafia

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gianni Cuperlo

su facebook – 21 novembre 2020, ore 12,06

Hai detto una solenne bestialità costruendo un legame tra la figura e la malattia della presidente della tua Regione, scomparsa un mese fa, e le scelte elettorali della popolazione di lì. Preso atto della enormità delle parole usate ti scusi “se hai offeso qualcuno”, ma non rinneghi il senso a tuo avviso male interpretato che volevi esprimere. Il punto non è chiedere scusa a chi eventualmente si è sentito offeso. Il punto è chiedere scusa perché si è compreso di aver pronunciato frasi e concetti incompatibili con un principio di civile umanità. Scusarsi con tutte e tutti, senza incisi e precisazioni, scusarsi e basta non cancella il fatto, ma darebbe almeno il segno che hai capito. Solo questo, non è difficile.

sulla pagina facebook di Gianni Cuperlo – 21 novembre, ore 15,23

Ve lo confesso, poche volte in diversi anni i commenti a un post sono stati per me così preziosi, nel senso di aiutarmi a capire.
Molti tra voi hanno criticato (il che è pienamente legittimo) le mie conclusioni ed espresso ampia solidarietà alle frasi, volutamente o meno travisate, del presidente della Commissione Antimafia.
Cerco di comprendere la ratio, il senso, e resto della mia opinione: quelle parole sono null’altro che una solenne bestialità. Per il modo, il merito, lo stile.
Detto ciò è assolutamente doveroso da parte mia portare rispetto a chi nutre tutt’altre convinzioni. Mi angoscia vederlo e ascoltarlo, ma non posso che prenderne atto. Credo che si corra il rischio di oltrepassare una soglia drammatica di autocontrollo nel dire (e forse nel pensare), ma a questo punto me lo tengo per me.
Invece una cosa da ultimo mi sento di aggiungere ed è questa.
Dalla pagina Facebook del Presidente in questione è scritto:
“Sono di nuovo in topic trend su Twitter, stavolta non per iniziativa degli amici della #mafia, ma di persone libere che spontaneamente hanno lanciato l’hashtag #IoStoConMorra.
Grazie per il sostegno. Loro non si arrenderanno, noi neppure.”
Cioè, la polemica verte su parole (a mio avviso irricevibili) che nella percezione diffusa hanno riguardato una donna mancata da alcune settimane e tu scrivi che sei “topic trend” in un social della malora?
Mah, potrei dire che di fronte a questo mi arrendo.
Preferisco dire che confido nel senno dei più.
Per quanto mi riguarda è più che bastevole, finiamola qui.
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