Gianni Cuperlo: “Decalogo per l’estate al tempo della variante Delta”

per mafalda conti
Autore originale del testo: Gianni Cuperlo
Decalogo della domenica (si fa per dire eh!).
1. Aumentano i contagi per effetto della variante Delta, molto più trasmissibile di tutte le varianti precedenti.
2. Diminuiscono i ricoveri e i decessi (questi ultimi quasi azzerati).
3. L’età media dei nuovi contagiati è scesa a 28 anni.
4. Dal Regno Unito dove l’impatto dell’ultima variante è esploso da tempo i medici confermano che a finire in terapia intensiva o a perdere la vita sono solamente soggetti non vaccinati.
5. Anche chi ha già ricevuto le due dosi del vaccino può essere contagiato (il medico che ieri mattina mi ha fatto il tampone mi diceva che da noi non risultano ancora casi ma non lo si può escludere).
6. Significa che la completa immunità di gregge sarà raggiunta (o sarebbe raggiunta) solo quando tutte e tutti i cittadini risulteranno (o risultassero) vaccinati.
7. In questa condizione si possono percorrere due strade. La prima è rendere obbligatorio vaccinarsi con le polemiche e contrarietà che ne deriverebbero (ne ho verificato il tono ieri sera partecipando alla conversazione tv condotta da Veronica Gentili). L’alternativa è insistere con le armi della persuasione e convincere il più alto numero a vaccinarsi nell’interesse proprio e di tutti gli altri (il tipico comportamento virtuoso descritto in modo insuperabile dal professor Cipolla nel suo teorema sulla stupidità: è stupido chi con le sue azioni danneggia sé stesso e gli altri. È intelligente chi ottiene l’esatto contrario, fa del bene a sé e all’umanità che lo circonda).
8. Per convincere chi tuttora dubita, esita, si dissocia dalla vaccinazione una via è indicare alcune regole che vincolano l’accesso a determinati luoghi pubblici (concerti, cinema, stadi, teatri, treni, aerei…) a un certificato di avvenuta vaccinazione così da evitare che assembramenti inevitabili (perché è giusto che la vita riprenda) si risolvano in frequenti focolai del virus nella sua variante attuale o in nuove varianti che dovessero presentarsi.
9. Opporsi a questo protocollo in nome della libertà di movimento non pare una tesi convincente fosse solo perché l’articolo 16 della Costituzione garantisce piena libertà di movimento e soggiorno sul territorio nazionale salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Parlare (come ha fatto la leader di Fratelli d’Italia) di una norma “raggelante” e “anticostituzionale” che sequestra la libertà “sacra e inviolabile” etc etc, bon, insomma, sembra francamente quella che el sior Giuliano battezzeria una monada.
10. In ragione dei precedenti nove punti a me pare che questo Green Pass sia una di quelle cose di buon senso che solo un pregiudizio bizzarro può scambiare per una ordinanza di Pinochet.
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