Gettare via Conte e scegliere Renzi e Calenda: una boiata pazzesca

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Gettare via Conte e scegliere Renzi e Calenda: una boiata pazzesca.
La scelta di bollare come “traditore” Giuseppe Conte e di rompere l’alleanza strategica coi 5stelle da parte del PD non ha scusanti, anche a fronte dell’attuale volontà di Letta di recuperare un rapporto persino con Renzi. Con Renzi! Ma se davvero il fascismo bussa alle porte, non sarebbe stato necessario un fronte ampio e compatto? E non sarebbe stato meglio stringere un patto con una forza del 10% (5stelle) alleata strategica fino a ieri, piuttosto che con millantatori del calibro di Calenda e Renzi, o con transfughi come gli ex Forza Italia e Di Maio, a cui si ritiene si debba mostrare per forza una forma di gratitudine (per cosa? vi hanno fatto un favore? fatecelo sapere).
Se anche Conte fosse stato un “traditore” (ma come vi viene in mente!?) Renzi lo è stato senz’altro di più, Calenda è un inaffidabile reo confesso, quelli che vengono dalle destra nemmeno li considererei, Di Maio vade retro, mentre quelli in fuga dai 5stelle causa doppio mandato, li riterrei perlomeno opportunisti. Dunque? È con questi che si dovrebbe fare il fronte antidestra, considerando Conte, invece, una specie di fedifrago? Ma come si può vincere con questa armata Brancaleone di mero ceto politico, questa accozzaglia di comici involontari? E soprattutto, che ne sarà dopo il voto, quando si sarà salvata la carriera politica a chi è già pronto a formare un qualche ipotetico e sconclusionato terzo polo, inveendo contro il reddito di cittadinanza (come già ora minacciano di fare)?
(Marattin, per dire, scrive tweet inneggiante al terzo polo come questo: “Io non penso che l’agenda Draghi debba essere l’agenda del Pd, soprattutto in campo economico” (Gianni Cuperlo, ora a @InOndaLa7). Viene davvero da chiedersi che cosa diamine stiamo aspettando. @matteorenzi @CarloCalenda”).
Se ancora avete un po’ di sale in zucca, allora, ricucite con Conte, cercate di convincerlo che non ce l’avevate con lui quando veniva definito traditore accoppa-alleati, che era colpa dell’ondata di calore oppure che si era al momento disidratati. Non c’è altra strada per non inanellare cazzate su cazzate. Perché questo ha fatto il PD, ha scelto i centristi, i chiacchieroni alla Calenda, gli “enricostaisereno” alla Renzi, i transfughi, il peggiore ceto politico, al posto di una persona seria, combattiva, per bene e sempre più sola.
E siccome sono i sondaggi e solo i sondaggi a guidare le scelte del moderno ceto politico e le decisioni strategiche degli attuali capitani di lungo corso tanto al chilo, facciamo in modo che questi sondaggi dicano come stanno davvero le cose. Dopo di che, sappiate che quel che è accaduto in queste settimane a sinistra, per molti di noi, è stato un inaspettato insegnamento di vita, che ha prodotto una forma di disincanto comprensibilissima. Da cui sarà difficile, credo, tornare indietro.
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