Autore originale del testo: Esenin
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I fiori mi dicono addio,
Scrollando in giù le corolle,
Perch’io mai più rivedrò
Il suo volto e il paese natio.
Non importa, mia cara, non importa!
Li ho visti ed ho visto la terra,
E accolgo questo brivido tombale
Come se fosse una nuova carezza.
E poiché penetrai l’intera vita
Passandole dinanzi sorridendo,
Mi dico ad ogni istante
Che a questo mondo tutto si ripete.
Verrà un altro, e che importa! La tristezza
Non cancella chi parte: per la donna
Abbandonata e cara comporrà
Il successore un canto ancor più bello.
E nel silenzio ascoltandolo
Dal nuovo amante l’amata,
Di me può darsi si ricorderà
Come di un fiore che non si ripete.
Sergej Aleksandrovič Esenin