di Alfredo Morganti – 10 gennaio 2017
Oggi il bacino degli under 40 è in gran parte appannaggio dei 5 stelle. Se non si lavora su quella fascia d’età, le elezioni sono perse sicuro.
Goffredo De Marchis sintetizza così il più recente Renzi-pensiero. Si tratta di vincere. Si tratta di indovinare le ‘mosse’ giuste per vincere. I bonus non sono bastati? Facciamo i superbonus. Gli annunci sono stati inefficaci? Si calibrano meglio. C’è stato un difetto di comunicazione? Non c’è problema, si tenterà di comunicare meglio. Tutta qui la miseria di una cultura di partito ridotta alla escogitazione di mosse e contromosse tattiche, la cui efficacia è valutata in ragione dei sondaggi e dei voti caduti in un urna. Poco importa che non si tratti poi della politica ‘giusta’ per condurre l’intero Paese, a partire dai più disagiati, fuori dalle secche in cui si trova. L’importante è vincere coi voti dei giovani e del Sud, esattamente quelli che sono mancati nella bisaccia dei Sì al referendum. L’importante è raggranellare consenso di sinistra, magari con politiche di destra: top!
Ma a voi sembra un ragionamento politico? A me sembrano strategie aziendali, progetti di marketing, o peggio le chiacchiere che il team tecnico fa prima di scendere in uno spogliatoio, fare la formazione della squadra e decidere le ‘mosse’ in partita. E che si tratti di ‘squadra’ lo dice lo stesso articolista, con un termine di sicuro suggerito dall’uomo di staff addetto alle veline. Nuove pedine da piazzare in segreteria o di cui fare bella mostra, e consigli di marketing: ecco la ricetta. Il bello è che non c’è UN SOLO GIORNALISTA oppure UN SOLO INTELLETTUALE del gran mondo (o quasi) che si schermisca, che ricordi al premier che qui non siamo in un campionato di calcio oppure a una riunione aziendale, che qui non si tratta di fare fatturato, di premiare i fornitori, di adeguare la logistica, o di scegliere la ‘narrazione’ più efficace per accrescere le vendite. Qui non si tratta di incantare, imbonire, vincere la partita, migliorare i grafici, non si tratta di dire ‘noi’ o dire ‘loro’ nella convinzione che ciò esaurisca la contesa. Non funziona così. E le disgrazie della sinistra sono venute proprio da questa logica, essa sì, antipolitica che ha eroso la nostra cultura, la nostra tavola dei valori, che, per quanto in crisi e discussa, era meglio, ma molto meglio di queste chiacchiere spacciate per strategia dal velinista di staff al retroscenista di turno.