Fassina: Non c’era nessuno di sinistra: io non mollo e li sfido

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Francesco Ghidetti
Fonte: Quotidiano Nazionale
Url fonte: http://www.stefanofassina.it/lavoroeliberta/news/non-cera-nessuno-di-sinistra-io-non-mollo-e-li-sfido/

Intervista a Stefano Fassina di Francesco Ghidetti – 7 marzo 2016 su Quotidiano Nazionale

Cammina Stefano Fassina, non si ferma “La Meglio Roma“, il progetto alternativo al Pd e al centrosinistra ‘classico’, che ha coniato col sostegno di tutta la variegata sinistra romana. In cima all’agenda un piano strategico per i trasporti; interventi anti-povertà e disuguaglianze insieme al rilancio del lavoro; investimenti per periferie e politiche sociali. Smette di correre solo per analizzare il voto delle primarie. “E di che vi meravigliate – sorride amaro – hanno votato in 50mila? Ma via. Se la media è di 2 mila alle urne per municipio e i municipi sono quindici saranno decisamente meno di 50mila”

Lei sarà contento…

“No, io faccio politica. Dico che essere uscito e aver creato qualcosa di alternativo a questo PD è fondamentale. Avevano votato, ai tempi delle primarie per Ignazio Marino, in 100mila. Ora meno della metà. Per forza! Non è possibile far finta di nulla di fronte al fatto che un sindaco è stato messo fuori gioco da un notaio con i consiglieri Pd insieme a quelli del centrodestra”.

Braccia aperte quindi a Massimo Bray sponsorizzato da Massimo D’Alema e Goffredo Bettini?

“Mah, le braccia sono aperte a chiunque condivida e voglia discutere i nostri progetti. Che porteranno Roma a una dimensione completamente diversa”

Insomma non chiudete la porta in faccia all’ex ministro Bray.

“E perché dovremmo? Non ci pensiamo nemmeno. Ma occorre discutere tenendo presente che il nostro progetto e la mia candidatura vanno avanti”.

A Napoli il PD esulta…

“Altro aspetto tragicomico. Il confronto va fatto con le primarie del 2011, ne successero di tutti i colori. Ma è Roma il vero problema, la vera questione che va analizzata. Senza sorprenderci più di tanto perché a cattive politiche seguono la delusione e l’irritazione dei tuoi elettori”

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