di Anna Falcone – 3 ottobre 2017
PERCHE’ ANDIAMO AVANTI NELLA COSTRUZIONE DEL PROGRAMMA DAI CITTADINI E NON ENTRIAMO NELLE POLEMICHE CHE ‘INFIAMMANO’ IL DIBATTITO A SINISTRA.
Lo dico per tutti coloro che ci accusano di “voler fare tutto da soli” senza aprirci al dibattito in atto nella Sinistra. Se il dibattito a Sinistra è tutto incentrato sulla domanda “Chi è il leader?” e sulla apodittica presunzione che la Sinistra esiste solo se ha un rapporto con il PD, ecco questo dibattito non ci appartiene, semplicemente perché non è questo che unirà la Sinistra, men che meno che potrà darle un futuro e una utilità al Paese o porterà le persone alle urne. Partiamo da una premessa: non stiamo facendo tutto da soli, tutt’altro! Ai nostri incontri partecipano già tanti compagni e compagne di Art. 1, Sinistra Italiana, Possibile e Rifondazione che, insieme a tantissimi cittadini senza tessera e a tante realtà sociali e civiche stanno già costruendo quel percorso unitario della “Sinistra che non c’è ancora” e che ha – come dice Corbyn – come denominatore comune la lotta senza compromessi e tatticismi al neoliberismo e alle forze che, a vario titolo, lo hanno attuato e interpretato nei nostri Paesi! Per questo andiamo avanti, con la massima apertura al dialogo, ma senza partecipare al dibattito sterile sulle leadership e su improbabili accocchi di centro-sinistra che, in Italia, anche grazie al DP e ai troppi errori del passato, non avrà né i numeri, né le idee per governare nel prossimo Parlamento! E, allora, di che stiamo parlando? Su cosa si sta perdendo tempo? Sul nulla. Mentre, insieme, e senza primogeniture, dovremmo unire le forze per dare rappresentanza a quel 50% di italiani che, più di altri, hanno pagato la crisi e che non votano più (o votano altro per disperazione!). Perché se le diverse destre che hanno governato in questi anni dovessero raggiungere un accordo anche successivo alle elezioni, che garantisca loro i 2/3 dei seggi in Parlamento, anche su singole riforme, ci sarà ben poco da governare e da gioire! La Costituzione se la riscrivono da soli e tutte le riforme “ammazzadiritti”, portate a conclusione dal governo Renzi e iniziate da altri prima di lui, diventeranno pressoché irreversibili. Ce la facciamo a parlare di questo, o dobbiamo ancora perdere altro tempo prezioso appresso a improbabili capi ed a riproposizione malcelate della fallimentare “Terza via”? La questione è tutta qui. E merita risposte chiare. Perché se in tutta Europa i partiti del compromesso crollano e si affermano, invece, solo le forze di popolo e di Sinistra nuove o rinnovate su programmi di rilancio dello Stato sociale, dei diritti e della partecipazione democratica, un motivo ci sarà. Non dico tanto, ma almeno la saggezza di copiare, facendo tesoro degli errori degli altri. Visto che il coraggio e l’originalità li abbiamo persi da tempo! L’Italia merita una forza di Sinistra seria, che si assuma questo compito. La sola responsabilità è questa. Senza altre operazioni di distrazione di massa, o tentativi di “mettere al cappello”, mitigandola o “educandola”, a qualcosa che possa dare finalmente voce ai cittadini più deboli e quella classe media che in Italia non c’è più, non sta più al centro, anzi, è ormai più a Sinistra di noi.
6 commenti
Falcone e Montanari,
lasciate che dell’aggregazione della Sinistra si occupino Bersani, Pisaoia e C., e voi rivolgete le vostre attenzione a quella Cittadinanza che cerca fiducia e credibilità a cui affidare, col voto sereno ed entusiasta, il futuro del Paese.
E ben vero che la classe media è più a sinistra di noi! è stata spinta in quell’area da tutte le riforme mancate o abortite, dalle crescenti necessità che solo una politica di progresso e buonsenso può soddisfare.
Ma non avrete il suo voto se le chiederete di votare per una lista di “sinistra”, poichè da essa è stata delusa troppe volte. Trovate un’altra ragione votabile da offrire a quella Cittadinanza che auspica intensamente un cambiamento di qualità della politica, raggiungete quella classe media oltre la sinistra che ha disperso la propria credibilità, raggiungetela assieme alle persone a cui fate rifrimento, portatrici di competenze e di un sano orientamento al bene comune.
Solo così, solo andando oltre i soliti riti e i soliti luoghi logorati potrete raccogliere tutto il potenziale offerto dall’astensionismo come da chi ancora va al seggio solo per il male minore.
Paolo Barbieri
All’astensionismi ci pensa Bersani. Uno di questi giorni andrà nel bosco a catturarli, milioni e milioni. Nel frattempo D’Alema farà la legge elettorale. State tranquilli.
Analisi, commenti, lamenti, anatemi, invettive ironie sarcastiche non risolvono il problema.
Possono farlo ipotesi operative spendibili qui ed ora perchè possano incidere sulle prossime politiche.
D’Alema se ha qualcosa di valido da suggerire, lo faccia da dietro le quinte.
Ma se a lei piace questa situazione e questa offerta politica, è fortunato e deve solo aspettare le prossime elezioni con cuore leggero!
Paolo Barbieri
Giustissimo! Solo un programma condiviso sarà il criterio per la pre https://uploads.disquscdn.com/images/53453e669a47bb0732dbe1a667b8dd2ae570cff63901f7b136e33b4ab0fb68e1.jpg sentazione di una lista unitaria di sinistra alle prossime elezioni alla quale parteciperà chi vorrà starci, ciascuno con la propria identità. È per questo che oggi sono oziose, anzi fuorvianti, le discussioni sul leader e sui rapporti col PdR. Solo un percorso democratico designerà il leader e solo la condivisione di un programma fortemente riformatore deciderà sui rapporti col PdR.
Parole condivisibili; come fare perchè rompano il muro mediatico che abbiamo intorno?
Questa stupidina tra le tante cose, dimentica che per i diritti delle coppie gay c’è voluto un boy-scout cattolico, questa sinistra da balera ha la memoria corta e la chiacchiera lunghissima.