Fabio Martini: “Mezza Europa è di nuovo in emergenza Covid ma l’Italia regge”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Martini

MEZZA EUROPA E’ DI NUOVO IN EMERGENZA COVID MA L’ITALIA REGGE.

OCCORRE CHIEDERSI SE E QUANTO STIA FUNZIONANDO UN SISTEMA-PAESE NEL QUALE VIZI CHE DI SOLITO NON AIUTANO
LA CRESCITA, ORA CONSENTONO UN CONTROLLO SOCIALE DIFFUSO

E’ un fatto: Francia, Spagna, Regno Unito, Svezia, Israele, ma anche Stati Uniti, Russia, Brasile, India stanno molto peggio dell’Italia sul fronte Covid. Da noi una “maledizione civile” tipica di questa fase storica rende difficile discutere qualsiasi argomento senza essere arruolati come tifosi del governo o come suoi detrattori. Qui si vuole provare ad allargare lo sguardo e proporre una lettura che non trova spazio nella discussione pubblica: nella tenuta italiana non ci sarà per caso una ragione che va oltre il governo e lo comprende?
Il riferimento è ad alcuni “vizi” che spesso non aiutano la crescita del Paese: l’Italia dei campanili, delle corporazioni, della sindacalizzazione oltre i giusti diritti, l’informazione sensazionalistica, la disciplina solo se ce la impone lo Stato, il sistema dei pesi e contrappesi, il controllo reciproco Roma-Regioni. Bene, questi stessi “vizi”, sia pure stemperati, in questi mesi stanno concorrendo ad esercitare un controllo sociale diffuso. Dice qualcuno: i conti si fanno alla fine. Ma in una vicenda drammatica come il Covid, è giusto chiedersi cosa ci stia accadendo, mentre ci stiamo dentro, non dopo: capire aiuta ad uscirne.

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