di Francesco Cecchini, 25 febbraio 2017
Eritrea, l’altopiano e Asmara la capitale, la Dankalia, vulcani e un lago di sale, una costa di centinaia di chilometri lungo il Mar Rosso, Massaua, porto tropicale di fronte alle isole Dahalak, . Un’ Africa che merita di essere visitata e vista.
Un’Africa, l’Eritrea, che ancora oggi lotta per una propria presenza autonoma nel mondo contro le sanzioni dell’ONU, contro i tentativi d’invasione, contro l’isolamento, le ingerenze e per un Corno d’Africa libero da intromissioni imperialiste. Il nome Eritrea deriva dal greco erythros che significa rosso, in relazione al Mar Rosso, un antico libro di geografia si intitola Periplus Maris Erytraei, Periplo del Mar Rosso. Il nome venne poi ripreso dai colonialisti italiani. Oggi la parola rosso può assumere emblematicamente altri significati. Di fatto l’Eritrea è una macchia rossa nel continente africano. Ogni anno, il primo settembre, popolo eritreo nell’anniversario dell’inizio della lotta di liberazione canta: Segun besai! Avanti compagni! Awot n Hafash! Vittoria al popolo!
“ERITREA, UNA STELLA NELLA NOTTE DELL’AFRICA” è un docufilm d’inchiesta realizzato dal giornalista Fulvio Grimaldi che racconta la plurienale guerra di liberazione del popolo eritreo dal dominio etiopico appoggiato in varie fasi prima dagli Stati Uniti, poi dall’URSS, compresa Cuba. Viene poi raccontata la vicenda eritrea dall’indipendenza, sancita con referendum nel 1993, ai nostri giorni, il retaggio dell’Italia, di cui l’Eritrea è diventata la prima colonia africana a fine ‘800, l’attuale campagna di demonizzazione del paese e della sua leadership basata su menzogne totalmente smentite dalla realtà, ma che hanno consentito che l’Eritrea venisse colpita da pesanti sanzioni ONU, Usa e UE.