Siamo tutti un po’ sovranisti.
Fin da piccoli ci hanno insegnato a sviluppare il “senso di appartenenza”: Dio, Patria, Famiglia.
Ci è stata inculcata l’idea che appartenere a un gruppo, a un partito, a una chiesa, a una nazione, a una etnia, sia un valore.
Siamo stati abituati a distinguere tra chi è dei nostri, e chi non è dei nostri.
Finite le antiche dispute ideologiche di un tempo, oggi ci si divide tra sovranisti e antisovranisti.
Non ho nessuna simpatia per i sovranisti della Lega, che hanno esteso la loro appartenenza alla Padania fino a Lampedusa…
Non ho simpatia neppure per i sovranisti convinti che Roma sarebbe meno bella se fosse popolata da qualche burina in meno, e da qualche immigrata in più.
Allo stesso tempo non ho alcuna simpatia per chi, volendo criticare i sovranisti italici, si allarga e si gonfia dichiarandosi sovranista europeo. E cioè: prima gli Europei, e poi gli Africani.
Detesto anche gli antisovranisti che di appartenenze ne professano contemporaneamente addirittura due: all’Occidente e al Grande Oriente.
Detesto infine chi, nemico acerrimo dei sovranisti, in nome dell’appartenenza ai valori occidentali e cristiani, fa cadere un Governo, e poi vola in Arabia perché fa parte di un board. Un piede in due scarpe. Euro e petroldollari. Paradiso e settanta vergini. Antisovranista servo di due sovrani.
E’ evidente che la differenza tra sovranisti e antisovranisti è soltanto apparente. Li unisce la stessa logica: esistono i nostri ed esistono gli altri, quelli che non fanno parte dei nostri.
Privilegiare i diritti e gli interessi di un gruppo, per quanto largo possa essere, serve per arricchire gli appartenenti al gruppo, oltre che se stessi, ma contribuisce ad impoverire il mondo…
Legittimati a criticare i sovranisti sono solo gli uomini che riescono a restare uomini, anche senza appartenenze di gruppo, di corrente, di cordata e di clan.
Gli uomini senza frontiere, impegnati non nella difesa del proprio accampamento, ma nella lotta contro le ingiustizie, le discriminazioni e la violenza.
Antisovranista è chi considera gli uomini tutti dei nostri, e si sente in profonda comunione con ciascuno di loro.
Credo che esistano ancora, e che comunque siano esistiti uomini autenticamente antisovranisti. A me ne viene in mente qualcuno. Sono ed erano tutti comunisti…