Erano tutti comunisti

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Siamo tutti un po’ sovranisti.

Fin da piccoli ci hanno insegnato a sviluppare il “senso di appartenenza”: Dio, Patria, Famiglia.

Ci è stata inculcata l’idea che appartenere a un gruppo, a un partito, a una chiesa, a una nazione, a una etnia, sia un valore.

Siamo stati abituati a distinguere tra chi è dei nostri, e chi non è dei nostri.

Finite le antiche dispute ideologiche di un tempo, oggi ci si divide tra sovranisti e antisovranisti.

Non ho nessuna simpatia per i sovranisti della Lega, che hanno esteso la loro appartenenza alla Padania fino a Lampedusa…

Non ho simpatia neppure per i sovranisti convinti che Roma sarebbe meno bella se fosse popolata da qualche burina in meno, e da qualche immigrata in più.

Allo stesso tempo non ho alcuna simpatia per chi, volendo criticare i sovranisti italici, si allarga e si gonfia dichiarandosi sovranista europeo. E cioè: prima gli Europei, e poi gli Africani.

Detesto anche gli antisovranisti che di appartenenze ne professano contemporaneamente addirittura due: all’Occidente e al Grande Oriente.

Detesto infine chi, nemico acerrimo dei sovranisti, in nome dell’appartenenza ai valori occidentali e cristiani, fa cadere un Governo, e poi vola in Arabia perché fa parte di un board. Un piede in due scarpe. Euro e petroldollari. Paradiso e settanta vergini. Antisovranista servo di due sovrani.

E’ evidente che la differenza tra sovranisti e antisovranisti è soltanto apparente. Li unisce la stessa logica: esistono i nostri ed esistono gli altri, quelli che non fanno parte dei nostri.

Privilegiare i diritti e gli interessi di un gruppo, per quanto largo possa essere, serve per arricchire gli appartenenti al gruppo, oltre che se stessi, ma contribuisce ad impoverire il mondo…

Legittimati a criticare i sovranisti sono solo gli uomini che riescono a restare uomini, anche senza appartenenze di gruppo, di corrente, di cordata e di clan.

Gli uomini senza frontiere, impegnati non nella difesa del proprio accampamento, ma nella lotta contro le ingiustizie, le discriminazioni e la violenza.

Antisovranista è chi considera gli uomini tutti dei nostri, e si sente in profonda comunione con ciascuno di loro.

Credo che esistano ancora, e che comunque siano esistiti uomini autenticamente antisovranisti. A me ne viene in mente qualcuno. Sono ed erano tutti comunisti…

 

 

 

 

 

 

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