di Paolo Barbieri – 9 febbraio 2018
Elogio di Grasso, Boldrini, Muroni e Falcone. E molti altri: più umanità e qualità. Ma i voti si contano…
Ma i voti si contano, e decine di milioni stanno in quell’80% che, secondo gli studi dello stimato e compianto prof De Mauro e dell’OCSE, sarebbe analfabeta funzionale. E per esso è desolatamente vero che l’immagine sia più performante della sostanza, la forma più dell’essenza. Non per caso l’80% è anche la grandezza di chi pensa che l’uomo forte sia più funzionale per risolvere i problemi del Paese, senza rendersi conto che sia quei problemi, come il progressivo intensificarsi dei rigurgiti di fascismi, derivino proprio dalla pessima qualità della democrazia, prodotta da quelle “immagini e forme”, che di sostanza ed essenza nulla avevano ed hanno: solo rumorosi vuoti a perdere! E purtroppo, in democrazia davvero “uno vale uno”, e Razzi vale quanto Rubbia sia in Senato che nell’urna delle politiche. Per ottenere consenso e voti importanti è indispensabile rivolgersi ed essere compresi da quell’80%, perchè lì stanno i voti maggioritari…e mi pare che LeU non sappia farlo in modo diverso dagli altri. Per cui le qualità dei suoi esponenti apicali, non emergono, ma si perdono in una competizione di promesse nella quale l’immagine e la forma prevalgono verso l’uditorio di cui sopra, che sta dentro ad una Cittadinanza che, secondo la demoscopia professionle, ISTAT, CENSIS, DEMOS, non ha più alcuna fiducia nell’offerta politica… 8,5 milioni di voti al vaffa di Grillo 5 anni fa, il crescente astensionismo, sono testimonianze inequivovcabili di un vasto desiderio di cesura anche brutale verso la casta, come di sfiducia verso il futuro: questo è lo stato d’animo dell’elettorato dal quale non si può prescindere.
Indispensabile quindi uscire dai soliti riti e liturgie affollati e ininfluenti, se i sondaggi valgono qualcosa, per marcare la distanza di Grasso, Boldrini, Muroni, Falcone e altri, verso la casta del passato e presente, e la loro credibilità verso il futuro. Credibilità che deriva dalla loro storia di lotta alle mafie alla guida della DIA, di difesa degli ultimi con l’ONU (senza tralasciare il concetto, ineludibile a qualunque latitudine europea, di SOLIDARIETA’ SOSTENIBILE verso l’immigrazione), di difesa ambientale con LEGAMBIENTE, di impegno col CIVISMO per il referendum costituzionale e altro. Su questo devono insistere in ogni luogo e momento i comizianti di LeU per smarcarsi e trovare consensi e voti.
Poi si può anche passare dalle promesse sempre astratte, e aleatorie per un uditorio scettico, alla concretezza delle “proposte di legge di iniziativa popolare” che il CDC sta preparando per presentarle alle camere: elettorale, art 81, LIP scuola. E/O altre che vadano verso le attese di quell’80% senza contraddire le prospettive progressiste di LeU.