#elezionieuropee – 10 domande “prima della chiusura dei seggi” su cui riflettere

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Antonio Iannamorelli

di Antonio Iannamorelli – 26 maggio 2019

Nelle #elezioni proporzionali, solitamente, vincono tutti. Allora proviamo a darci delle chiavi di lettura prima che i seggi chiudano.

1. Il primo dato rilevante è il risultato Europeo. La somma di #PPE#PSE#ALDE, avrà la maggioranza? Se ce l’ha, si potrà parlare di vittoria degli europeisti e di delusione per i #populisti. Se invece per arrivare ad una maggioranza solida la coalizione avrà bisogno dei #Verdi, allora si tratterà di una vittoria dimezzata

2. Fondamentali, per l’#Europa, anche i dati nazionali di #Francia e #Germania. In particolare bisognerà vedere se #Macron batte la #LePen e se i due partiti di governo a #Berlino, tengono.

3. Occhio a Londra: #Brexit Party + #UKIP + #Tories faranno il 50%+1 dei voti validi? Se non sarà così il tema del secondo referendum sarà all’ordine del giorno. Particolare attenzione ai risultati in #Scozia. Una maggioranza schiacciante dei partiti europeista e dello #SNP riproporrebbe fortemente la questione dell’indipendenza.

4. In casa nostra sarà rilevante il risultato dei partiti di governo. Dopo 30 anni (l’ultima volta nel 1989) la somma dei partiti di maggioranza potrebbe andare sopra il 50%. Se non sarà così sarà una delusione per entrambi, ma soprattutto per i #5Stelle che devono contenere il distacco dalla #Lega. Entro 5 punti è una vittoria tra cinque e nove una sconfitta, da dieci in su un tracollo. Tracollo che se ci dovesse essere sarà un problema anche per #Salvini che avrà difficoltà a spiegare perché non va a elezioni anticipate.

5. Il #PD: parte dal 18% ma l’elettore di quell’area politica ha molta meno scelta rispetto alle politiche. Nel 2018 c’erano LeU, Civica Popolare e Insieme, ora no. Quindi se va sotto il 22% significa che ha recuperato poco e se ha recuperato ha perso dall’altro lato.

6. I voti che perde il PD stavolta vanno alla sua destra, cioè a +Europa. Se il partito di #Bonino e Della Vedova manca il 4% nonostante questo apporto extra, deve porsi -dopo due fallimenti- delle domande ontologiche.

7. #ForzaItalia ha poco da perdere, le basterà stare in doppia cifra per rivendicare il successo. In ipotetiche nuove elezioni che vedessero il centrodestra unito e vincente significherebbe avere comunque il diritto di veto sulle politiche dell’esecutivo.

8. #FratellidItalia non era presente in #Europarlamento, se ci entra è la vera novità della politica italiana in Europa. Che lo faccia col 4,01% o col 5,2% è abbastanza ierrilevante.

9. La #Sinistra può essere la vera sorpresa. Senza leader e copertura mediatica se si avvicina al 4% diventa una spina del fianco pesante per il PD.

10. I candidati. Hanno una loro importanza: quanti voti prenderà #Berlusconi? I #renziani saranno premiati nel PD sinistrorso di #Zingaretti? E #Calenda farà solo un buon risultato o sarà un boom? Come andranno i candidati #MdP nel PD, Fratelli d’Italia porterà a #Bruxelles qualche “fratello della prima ora” o verrà beffato dagli ultimi arrivati da Forza Italia (Fitto, Antoniozzi, Maullu, Gardini…)?

Buona discussione!

#elezionieuropee

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