Fonte: facebook
di Alfredo Morganti 21 agosto 2015
Doveva finire così. C’è un momento in cui la democrazia chiede il conto, e andare a elezioni diventa il passaggio essenziale, fondante, legittimante. Non si attuano politiche forti, non si decide sui destini di un paese senza chiamare a raccolta il popolo e senza un preciso responso elettorale. Il mandato, per certi aspetti, è tutto, impossibile prescinderne, a meno che non si voglia trasformare una democrazia in un balletto di leader che stipulano patti segreti, in una sequela di governi di larghe intese, nel luogo in cui predomina la tecnica, nell’ambito in cui le élite sperimentano soluzioni economicistiche o ragionieristiche oltre la volontà effettiva, espressa, esplicita dei cittadini. Parlo ovviamente della Grecia. Che Tsipras avrebbe scelto le elezioni era evidente da settimane. Che la posta in palio dovesse essere dentro o fuori l’euro era altrettanto lampante. Che non si potesse procedere senza chiedere esplicitamente un parere ai greci, e dunque un mandato, era fuori di dubbio.
Così funziona: senza una cornice politica nessuna decisione rilevante potrebbe funzionare davvero, producendo i risultati che si auspicano È la politica a fondare, ancora oggi, le scelte sovrane, non la competenza di una élite, né i desideri di una qualche oligarchia, tanto meno la tecnocrazia oppure la pretesa ideologica di confrontare i dati di una tabella a riprova che una politica sia migliore di un’altra. Fuori di questa regola c’è solo una specie di tecnica, magari al negativo. Nessuna politica di governo ha senso senza un mandato, tanto più se pretende deliberati dirimenti e decisivi. Tsipras cerca un mandato a proseguire nelle sue scelte attuali, la sinistra che vorrebbe uscire dall’euro ha l’occasione per sentirsi confortata dall’elettorato in questa sua opzione. Funziona così, e in nessun altro modo, almeno sinché si tratta di democrazia e di consenso. Magari in Italia funzionasse nello stesso modo. Ci sarebbe stato qualche ciarlatano in meno, e forse qualche grande politico in più.