Elena Basile: Gaza – Diritto Internazionale: “Se nascessi in una prigione a cielo aperto e vedessi i miei genitori ammazzati da una potenza occupante, sarei un terrorista.” Andreotti? Craxi?

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Elena Basile
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Elena Basile: Gaza “Se nascessi in una prigione a cielo aperto e vedessi i miei genitori ammazzati da una potenza occupante, sarei un terrorista.” Andreotti? Craxi? (Video)

Molti dimenticano che c’è il diritto internazionale

Il giorno dopo Natale un cristiano, difensore della democrazia e dell’Occidente- giardino, per nulla stanco delle immagini terrificanti di bambini agonizzanti tra le macerie a Gaza (che la stampa occidentale senza vergogna occulta scientificamente), Domenico Quirico, si è messo l’elmetto in testa e ha spiegato all’ignaro lettore della Stampa che il vero obiettivo di una guerra giusta è l’Iran.

Ma guarda che strana coincidenza: la lobby di Israele, ad avviso di John Mearsheimer professore statunitense all’Università di Chicago e politologo realista reputato, da anni chiede un attacco a Teheran. Il nostro bravo giornalista dà una mano a convincere l’opinione pubblica che l’Iran costituisce con Hamas , gli Hezbollah, gli Houti e la Siria il regno del male, espressione coniata dall’attore, ex presidente statunitense, Reagan, che all’epoca aveva fatto inorridire l’intellighentia, in quanto populista, sottoculturale e antistorica. L’ottimo Quirico decide invece di dare a questa frase da script demenziale nuova sostanza. Il regime iraniano è come un ragno che muove, Houti, Hamas e Hezbollah, e che sta per fabbricare la bomba atomica. Fa bene dunque Israele, che ora è poverino intrappolato per colpa di Hamas in una operazione militare a Gaza dove ha già massacrato 20.000 civili, la maggioranza donne e bambini, a indicare Teheran come il vero nemico. Il nostro cristiano Quirico si domanda come aggirare l’ostacolo e sembra piuttosto infastidito dalla riluttanza dell’Iran a essere trascinato in guerra, nonostante gli Stati Uniti con un atto terroristico e una violazione della sovranità di uno Stato sovrano, abbiano ucciso il generale iraniano Mousavi, responsabile del fronte siriano. Quirico, che è un furbone, ci spiega che l’unico modo per iniziare una bella crociata produttiva di benefici per i “buoni”, Stati Uniti e Israele, innanzitutto, è bombardare senza false indulgenze gli Hezbollah in Libano. Conclude il nostro giornalista che l’Iran può fare a meno di Hamas ma non degli Hezbollah.

A questo punto mi sembra di vedergli spuntare sul viso una risata satanica. Gentilissimo Domenico vorrebbe spiegare ai suoi elettori dove sia finito in questo suo articolo il Diritto Internazionale? E la Costituzione italiana che ripudia la guerra? Ammettendo pure che l’Iran sia il regime demoniaco che lei descrive, (diverso da Arabia Saudita, Pakistan, Egitto, Qatar e monarchie del golfo, etc. con i quali facciamo ottimi affari), ammettendo pure che Hezbollah, Houti e Hamas non abbiano alcuna autonomia di decisione, siano armati e agiscano a nome di Teheran (ammissioni non provate), crede veramente che una nuova guerra sarebbe risolutoria per stabilizzare il Medio Oriente e portare pace a Israele e all’Occidente? Ma invece di studiare la storia, le relazioni internazionali, ha fatto scuola dai Marines? Non le passa per la mente che un decennio di guerre pilotate tra sunniti e sciiti hanno portato al terrorismo in Europa e alla destabilizzazione della regione, oltre a lutti e disperazione? Perché non impara dalla millenaria saggezza cinese che ricomporre gli interessi opposti di Iran, Arabia Saudita, Turchia, Libano e Israele puó portare pace nella regione e sicurezza a Tel Aviv? Perché non comprende che solo un accordo con Teheran può evitare la proliferazione nucleare in Medio Oriente? Siamo stanchi di questa mostruosa retorica guerrafondaia che imperversa sulla stampa. Sono blasfema e poco rispettosa delle nostre illustri firme perché ho negli occhi le immagini degli innocenti di Gaza, nelle orecchie il grido di dolore delle vittime che subiscono le decisioni di governanti dissennati. Non sono credente. Eppure avrei bisogno di inginocchiarmi e pregare il Bene calpestato, la Giustizia rinnegata.

Le responsabilità dell’Occidente, caro Quirico, sono scritte nella Storia. Altro che regno del bene! Non ci sarebbe Hamas se non ci fosse stato un finanziamento israeliano e della Cia, se le aperture alla politica del 2006 da parte dell’organizzazione terrorista non fossero state rispedite al mittente, se non fosse stato applicato il blocco di Gaza, se non vi fossero state le ricorrenti punizioni collettive e i massacri di innocenti, se non avessero prosperato gli illegali insediamenti in Cisgiordania. Teheran da sola non crea il mondo né il male. È l’impunità di Israele, a cui ancora una volta lei concorre con questo articolo, che contribuisce alle odierne criminali follie.

Ritorniamo al Diritto Internazionale e all’etica nella politica. Alla mediazione e alla diplomazia. Non disumanizziamo nessuno, neanche i terroristi che sono il risultato, come quelli ebraici di Begin, della Storia. Ritorniamo alla saggezza di Andreotti e Craxi che espressero un concetto simile: “Se nascessi in una prigione a cielo aperto e vedessi i miei genitori ammazzati da una potenza occupante, sarei un terrorista.”

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