di Sabato Polzone – 20 agosto 2018
Non c’è nessun dubbio, la sinistra è in un angolo tutta intontita e, come un pugile, non sa se gettare la spugna o continuare a combattere. Serve un atto di coraggio. Non è ancora sul tappeto e la partita può essere ripresa anche per scegliere di essere sconfitti ai punti e non per ko. Mai momento è piu propizio di quello attuale per uscire dall’angolo. E’ il momento in cui pubblicamente si faccia autocritica e si inizia a dire la verità alla gente, con umiltà e mostrando spirito di servizio verso un Italia che va rifondata. Si inizi partendo da ciò che l’evento tragico di Genova ha fatto emergere. I tanti perché di una privatizzazione e gestione di una concessione che sembra paventare favori verso i concessionari. Dire la verità, spiegare il perché si è agito in tal senso e chiedere scusa se occorre e dare alla fine la propria visione di privatizzazione, di nazionalizzazione con riferimento a tutti i settori. Non si può pretendere assunzione di responsabilità da parte del solo concessionario sapendo degli errori commessi nel governare. Dire la verità sullo stato dell’Italia, delle sofferenze economiche che obbligano (?)a determinate scelte anche impopolari. Dire all’Italia del perché di alcune opere come la TAV, la TAP e la propria idea sul sistema energetico immediato e futuro dell’Italia .
Basta evidenziare inopportuni selfie di leghisti, sbagli nei congiuntivi, o cazzate di questo tipo, e così via.. se si vuole entrare nel cuore della gente bisogna rispettare la gente stessa agendo con lealtà e umiltà-
Ma veramente qualcuno pensa che oggi si fa breccia sulla gente accusando Salvini di razzismo e facendo leva sulla solidarietà che una società civile deve avere verso il problema dell’immigrazione? La battaglia si gioca non sugli sbarchi, dove è bene far sentire anche la propria voce nei confronti dell’Europa, ma sui migranti che ormai soggiornano sul nostro territorio. Cosa fare? Con coraggio è necessario proporre un’altra forma di gestione, meno speculativa , ma pubblica , obbligando e incentivando , non con scelte semplicemente volontarie, gli enti locali a ospitare un numero di migranti adeguato alla propria popolazione , insomma una miniriforma degli SPRAR. Utilizzando i migranti per servizi che gli stessi enti locali non riescono a sopperire con propri fondi. Non si tratta di sfruttamento ma di semplice atto che rende più accettabile la permanenza del migrante, anche provvisoria, sul nostro territorio migliorando la propria condizione e abbatte le paure dei nostri concittadini . E se c’è un idea diversa da quanto da me proposto, la si porta avanti purchè si esce da una situazione soccombente come quella attuale.
Mi fermo qui come proposte servite solo per tenere accesa la sirena di apertura del cantiere per una nuova sinistra indispensabile oggi per il nostro Paese.
Non serve ora la ricerca di nuovi personaggi, piu giovani, piu puliti, anche se necessaria. E’ inutile, non se ne vedono all’orizzonte, devono essere gli stessi che hanno prodotto errori, o persone piu distanti da certe scelte. Devono essere i Bersani, i Martina, i Delrio, i Gentiloni, i Prodi, i Chiamparino, i Rossi, i Zingaretti, gli Emiliano e così via.. che devono fare questo cammino di verità e di umiltà. Nessuno è esente da responsabilità per quanto fatto nel passato. Devono parlare fuori dagli steccati di partiti che non ha più senso la loro esistenza. Partiti che appaiono più orticelli per i propri interessi politici che fucina di idee, più ring tra vari galletti che aree di dibattito e confronto. Devono essere questi personaggi che devono dare una speranza al popolo della sinistra e all’Italia . Devono essere loro stessi che devono parlare al popolo non con slogan ma con serietà e verità .