È morto oggi, all’età di 72 anni, Giusi La Ganga, socialista appestato da tangentopoli. Chiara Appendino ha twittato: «Torino perde una figura politica riconosciuta per passione, lucidità e capacità di analisi»

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: BERNARDO BASILICI MENINI, Gian Franco Ferraris
Fonte: La Stampa

Chiara Appendino ha twittato: «Torino perde una figura politica riconosciuta per passione, lucidità e capacità di analisi».

E’ morto Giuseppe La Ganga, 72 anni ,vecchio compagno socialista craxiano. Obiettivo e rispettoso il pensiero della sindaco di Torino Chiara Appendino.

Norberto Bobbio ha scritto che non c’è nulla di più inutile dei discorsi funebri.

Ci tengo tuttavia a ricordare quest’uomo che mi è rimasto impresso nella memoria: ho conosciuto La Ganga nel 2007,quando entrambi abbiamo sostenuto la candidatura di Gian Franco Morgando, segretario regionale del partito Democratico al tempo di Veltroni, l’unico caso di ribellione alle direttive del partito romano manovrato da Goffredo Bettini, l’altro candidato Gianluca Susta (che dopo la sconfitta ha abbandonato il Pd per un partito liberista di centro),era appoggiato dai vari: Fassino , Chiamparino e da tutta l’organizzazione, dall’opa degli ex DS.

Gianfranco Morgando

Morg ando era appoggiato dai margheriti di Rosi Bindi e da frange della sinistra che erano state chiamate PEC, dal nome dei tre leader: Placido, Esposito e Chiama. I primi due erano immigrati arrivati dal sud, che hanno raccolto in quell’occasione una marea di voti a favore di Morgando e hanno fatto una fine politica assai discutibile. Esposito, dopo la battaglia no e pro tav,  come assessore ai trasporti della giunta di Roma, ha “accoltellato” Ignazio Marino. Con La Ganga ho fatto un dibattito pubblico e mi avevano colpito la sua passione ed intelligenza politica. Penso che anche La Ganga si fosse divertito in questo confronto, che è stato anche uno scontro, tra lui che era stato in gamba ma sempre un “corrotto” craxiano ed io che ho sempre detestato il socialismo craxiano, ma che ero e rimango un rottame nostalgico di una sinistra che, almeno in Italia, non è mai esistita veramente. Ci siamo rivisti ancora un paio di volte a riunioni della corrente Morgandiana, di cui lui era stato il vero ideatore. In tutte e due le occasioni mi ha colpito il suo intuito politico e la sua passione: aveva, a differenza degli uomini politici attuali, lo sguardo rivolto al quadro politico ed anche alla società, un’ analisi che coglieva i passaggi da una democrazia inclusiva a una società affluente che getta ai margini una moltitudine di persone.

Abbiamo poi avuto due incontri privati dove mi ha invitato a casa sua per propormi di fare il leader di corrente. Nel primo incontro privato sono rimasto colpito dal suo racconto di tangentopoli, dalle reazioni di Bettino Craxi agli avvocati che lo consigliavano nel processo, alle sue “confessioni” davanti ai magistrati, all’ironia verso i vari Chiamparino, Fassino. Gli chiesi: “Ma che cosa hai fatto in questi anni? Mi rispose: “Mi sono sposato, ho fatto figli, ho studiato politica, sono diventato un uomo migliore di quando mi hanno condannato”.

Nel secondo incontro compresi che lo delusi profondamente, dapprima perchè mi persi non trovando la strada per raggiungere casa sua, poi perchè aveva capito la verità , che già allora ero perduto per le strade del mondo, urtato  “dalle piccole volpi che rovinano il raccolto” e di conseguenza non avevo la stoffa per ricoprire un ruolo da leader politico. Non l’ho mai più incontrato e me ne rammarico, riporto il pensiero sincero di Bobo Craxi.

Gli auguro che ” La terra gli sia lieve”. (Gian Franco Ferraris)

L’ultima foto pubblicata da Giuseppe La Ganga il 23 dicembre 2019 con questa didascalia:

Fine anni ‘50. Foto con parenti a Verona. A destra papà, mamma, io e mio fratello minore. Grazie a Lucio Ribaudo che l’ha recuperata. Buon Natale a tutti!
-.-.-.-

Bobo Craxi: “É con dolore che ho appreso della fine dell’agonia di Giusy La Ganga.

Compagno ed amico.
Giusy é stato un dirigente politico ed intellettuale di vaglia. Ha attraversato la lunga temperie rappresentata dalla fine del PSI mantenendosi attivo nella lotta politica e culturale della sua Torino e non recidendo i legami con i compagni socialisti della tradizione e del rinnovamento degli anni ‘80.
Ero legato a lui da sincera amicizia personale che mi era stata trasferita da mio padre Bettino di cui fu prezioso e attivo collaboratore In via del Corso.
Non sempre le sue analisi sulla politica corrente coincidevano con le mie ma proprio in quest’ultima fase Giusy aveva assunto posizioni ed orientamenti che lo ricollegavano alle sue origini originarie che sono sempre state autonomiste e socialiste.
Scherzavamo sulla comune origine del ceppo familiare che era quello della Valle dei Nebrodi siciliana; da lí provengono uomini molto alti e dal carattere duro ma profondamente leali.
Mi ha chiamato per accomiatarsi qualche settimana fa. La malattia lo stava divorando e la voglia di vivere lo aveva abbandonato.
Siamo finiti a parlare di politica la vera grande ed intensa passione della sua vita.
Ora non potremo farlo più. Ce ne faremo una ragione; Ma uomini come Giusy La Ganga mancheranno alla politica democratica ed a noi compagni di lotta che gli abbiamo voluto bene.”

BERNARDO BASILICI MENINI PER LASTAMPA.IT

giusi la gangaGIUSI LA GANGA

È morto oggi, all’età di 72 anni, Giusi La Ganga, esponente del Pd torinese ed ex colonna del Partito socialista italiano. La Ganga , più volte deputato ed ex consigliere comunale in Sala rossa, da tempo era alle prese con una lunga malattia.

E’ stato  uno degli esponenti più noti della storia politica piemontese della prima Repubblica: vicinissimo a Bettino Craxi, segretario del PSI Torinese e membro della direzione nazionale del partito.

La Ganga è stato coinvolto anche nelle vicende di tangentopoli: negli anni 90 ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi, oltre che una multa di mezzo miliardo di lire, nell’ambito della vicenda tangenti per l’ospedale di Asti. oltre alla recente parentesi in consiglio comunale dal 2013 al 2016, La Ganga aveva continuato lavorare all’interno del Partito democratico, tra le varie organizzando convegni e seminari.

Il PD oggi lo ricorda: «Il Partito Democratico di Torino si stringe attorno alla Famiglia La Ganga per la scomparsa del caro Giusi. Lo ricordiamo con affetto per la sua fine e non comune intelligenza politica, per il suo attivismo nel PD e nelle Istituzioni».

Il tributo all’ex esponente socialista è bipartisan, e arriva anche da Fabrizio Ricca, assessore regionale della Lega:«Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Giusi La Ganga, protagonista importante e osservatore sempre attento della politica nazionale e cittadina. Le mie condoglianze sincere vanno ai suoi cari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene e che lo hanno stimato come politico e come uomo».

Numerosi i messaggi di cordoglio. «Giusy La Ganga e’ stato certamente un protagonista della vita politica italiana e torinese. Anche le traversie che hanno turbato la sua vita e il suo impegno politico non hanno mai fatto venire meno la passione, l’intelligenza, la lucidità con cui ha continuato a seguire la politica nazionale e a contribuire da consigliere comunale alla vita di Torino», ha detto Piero Fassino. E la sindaca Chiara Appendino ha twittato: «Torino perde una figura politica riconosciuta per passione, lucidità e capacità di analisi».

giusi la gangaGIUSI LA GANGA

IL RICORDO DI BOBO CRAXI

“É con dolore che ho appreso della fine dell’agonia di Giusi La Ganga. Compagno ed amico. Giusi é stato un dirigente politico ed intellettuale di vaglia. Ha attraversato la lunga temperie rappresentata dalla fine del PSI mantenendosi attivo nella lotta politica e culturale della sua Torino e non recidendo i legami con i compagni socialisti della tradizione e del rinnovamento degli anni ‘80”.

È quanto ha scritto in un lungo post su Facebook Bobo Craxi, non appena appresa la scomparsa di Giusi La Ganga. Craxi ha aggiunto: “Ero legato a lui da sincera amicizia personale che mi era stata trasferita da mio padre Bettino di cui fu prezioso e attivo collaboratore In via del Corso”- ha sottolineato riferendosi alla storica sede del Psi.  “Mi ha chiamato per accomiatarsi qualche settimana fa.

giusi la ganga craxiGIUSI LA GANGA CRAXI

La malattia lo stava divorando e la voglia di vivere lo aveva abbandonato. Siamo finiti a parlare di politica, la vera grande ed intensa passione della sua vita. Ora non potremo farlo più. Ce ne faremo una ragione; Ma uomini come Giusi La Ganga – ha concluso Bobo Craxi – mancheranno alla politica democratica ed a noi compagni di lotta che gli abbiamo voluto bene”

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