E’ finita una storia, quella di Bersani e la sua ditta

per Andrea Colli
Autore originale del testo: notizie di stampa/Andrea Colli

di Andrea Colli 23 aprile 2015

Colpisce oggi vedere Bersani triste solitario e finale abbandonato dal novanta per cento dei deputati che lui stessò nominò nel 2013. All’epoca, i renziani erano appena una cinquantina. Oggi più di duecento. Anche questo rende ancora più astruso il bersanismo. A questo punto della storia è forse utile tirare una riga rossa a mo’ di somma e bilancio sotto la voce del bersanismo, il fenomeno più astruso e singolare della politica italiana. Un fenomeno che, come dice Pippo Civati, “non ha precedenti nella nostra storia repubblicana”. Ieri pomeriggio i più talebani tra i renziani mostravano come uno scalpo l’sms carpito a qualche esponente della variegata minoranza del Pd. Questo il testo del messaggino: “Concomitanti impegni di molti di noi impongono di rinviare la riunione di Area riformista di questa sera. Seguirà a breve nuova comunicazione”. Traduzione taleban-renziana: “È il segnale della resa, contro l’Italicum rimarranno in quattro, forse cinque: D’Attorre, Fassina, Boccia, Civati, la Bindi, forse Cuperlo”.

Per chi non segue la telenovela dell’Italicum e della minoranza del Pd, dicesi Area Riformista il gruppone messo su dai bersaniani con alla guida Roberto Speranza, capogruppo dimissionario alla Camera. La riunione di ieri sera, sempre secondo la vulgata di Palazzo Chigi, è saltata perché ormai i giovani bersaniani (Speranza ma anche Nico Stumpo, uomo macchina dell’ultima gestione della Ditta) sono distanti secoli luce dalla linea dura di altri bersaniani o parabersaniani o ex bersaniani o per nulla bersaniani tipo Alfredo D’Attorre, Stefano Fassina, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Pippo Civati, Francesco Boccia. In caso sempre più probabile di fiducia sull’Italicum, la nuova legge elettorale, questi ultimi diranno no oppure usciranno fuori dall’aula. Il grosso della minoranza, invece, resterà dentro e voterà sì. Non solo, quando poi ci sarà il voto finale e segreto, i bersaniani dialoganti si dicono pronti a non partecipare per evitare di passare come franchi tiratori. E’ finita una storia, quella di Bersani e della ditta.

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