Due parole sull’Italia…

per Davide Morelli
Autore originale del testo: Davide morelli

 Non  mi occupo da tempo della politica. Non riesco a stare dietro a ciò che dicono e fanno i politici italiani. Non parliamo poi di quegli stranieri! Non sto dietro alle liti, alle polemiche, alle schermaglie. Non so chi sono i direttori dei giornali. Sarò stupido io o forse non sono memorabili? Non voglio scrivere troppo di questa nostra nazione. Cercherò di fare un brevissimo sunto e di scrivere pochissime cose essenziali. Innanzitutto è una Italia feudale ancora, piena di corporazioni. Se qualcuno in Italia commette qualche reato di solito è difeso dai suoi colleghi/sodali per spirito corporativo. Viene scaricato soltanto se commette qualcosa di estremamente grave penalmente. Il grande Luigi Barzini sosteneva che in Italia un potere riconosce soltanto il potere degli altri poteri. Scusate il gioco/bisticcio di parole ma converrete  che è così. Per non parlare del networking tra politici ed industriali. Per molto tempo gli industriali hanno fatto il bello ed il cattivo tempo. Da quando c’è il virus i politici hanno ripreso il dominio. È un paese gattopardesco ed ancora da viceré. Considerate inoltre che al sud controllano il territorio i Beati Paoli e siamo a posto. Ci muoviamo spesso tra alibi, giustificazioni di ogni sorta e sospetti. Sono molti i Ponzio Pilato e i Don Abbondio. L’Italia è un Paese caratterizzato dall’inflazione legislativa, dove ognuno fa come gli pare. Le leggi ci sono ma spesso molti si situano al di sopra. Alcuni sostengono che a noi italiani è mancata la riforma protestante e poi citano Max Weber ed il legame tra etica protestante e spirito del capitalismo. Altri dicono che è una nazione contrassegnata da un idealismo deteriore. Altri ancora ritengono che l’unità di Italia è avvenuta troppo tardi e che siamo stati una serie di statarelli per troppi secoli. Altri dicono che gli italiani sono nipotini di Machiavelli. Altri affermano che non esistono più i politici di una volta e che come scriveva Guicciardini gli asini non possono essere come i cavalli. In Italia ci sono molte realtà sotterranee: mafie, massonerie, sette sataniche. Inoltre l’Italia è un Paese a sovranità limitata(si pensi alle basi Nato) ed ha anche uno Stato nello Stato(il Vaticano). Quindi bisogna sempre stare molto attenti a quello che si dice e a quello che si fa. Comunque apparentemente sembra un Paese normale. Forse la classe politica rappresenta fedelmente il popolo italiano. Siamo un popolo di free rider per chissà quali ragioni. Forse è tutto. Questa è in estrema sintesi l’analisi. Poi per quanto riguarda la sintesi nessuno ha la soluzione. Forse la soluzione non c’è. Quindi niente parte propositiva. Siamo fottuti. Eravamo la quinta potenza industriale nel mondo. Ora abbiamo un debito pubblico alle stelle. Potremmo vivere tutti di turismo culturale, visto l’immenso patrimonio artistico che non sappiamo tutelare. Invece siamo fottuti. Forse dopo questa quarantena collettiva saremo quasi tutti fottuti. Naturalmente ci sarà anche chi guadagnerà e/o speculerà da questa grave crisi, ma se parliamo del Paese intero nutro dei seri dubbi sul fatto che si possa risollevare, anche se gli italiani sanno sempre reagire nei momenti più difficili(come le nazionali di calcio del 1982 e del 2006 che sono riuscite a dare il meglio quando si trovavano in seria difficoltà). Siamo o no forse un popolo di nati imparati, che si sa arrangiare? Ma la stabilità del nostro Paese non rientra in un gioco peraltro rispettabile come il calcio e le variabili impazzite potrebbero essere molte…

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