Autore originale del testo: Fausto Anderlini
L’incaricato di pietra
“Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti“. Beppe Grillo, cita Platone su Facebook al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.

Tutti escono dai ‘colloqui’, delegazioni al gran completo, e raccontano ai giornalisti quel che hanno detto all’incaricato. Cose che tutti già sappiamo. Non c’è alcuno che abbia raccontato qualcosa circa ciò che veramente ci incuriosisce, cioè cosa Draghi gli abbia detto. Siccome la cosa è generalizzata si deve arguire che Draghi non ha detto proprio niente, a parte i saluti. Mi immagino Draghi seduto al tavolo chino su un quadernetto che prende appunti mentre gli altri parlano e parlano…. Ma che cazzo di consultazioni sono ? Consultazioni su che cosa ? Si è mai visto un presidente incaricato che non presenta un suo programma e ascolta i pareri degli interlocutori ? Più che consultazioni sembra si sia davanti a confessioni. Un confessionale, un camerino, una prova per la parte in un film, un concorso di idee davanti a un commissario giudicante. Con il compito di raccogliere quelle per lui migliori per poi procedere all’appalto. Del resto il mandato di Mattarella è programmaticamente ‘non politico’. Che dovrebbe dire se parlasse ? Le delegazioni sciorinano i loro programmi e lui cosa fa ? Ogni tanto li interrompe e parla di calcio, di figa e di ricette culinarie…. Chiaro che essendo un sant’uomo, tace. Me lo immagino a consultazioni finite che esce dall’antro buio dello studiolo come la sibilla cumana e col suo fare asciutto proferisce pochissime parole: “C’è un debito buono e c’è un debito cattivo”. Il paese è salvo. Boato di applausi a reti unificate. Andate avanti così che a me vien da ridere.