Dispiace per Virginia Raggi, la targa autocelebrativa è una caduta di stile

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Martini

VIRGINIA RAGGI HA LEGATO IL SUO NOME AL DEGRADO DI ROMA
PERSINO OLTRE LE SUE COLPE, MA LA TARGA AUTOCELEBRATIVA
PER QUALCHE STRATO DI ASFALTO E’ UNA CADUTA CHE DISPIACE
ANCHE PER LEI, UNA DONNA CHE A SUO MODO CI CREDEVA

Chi vive a Roma lo sa. Oramai ogni cosa che non funziona è colpa della Raggi. Anche antiche disfunzioni vengono attribuite alla sindaca. Quando si esagera, bisogna chiedersi perché e sicuramente alla Raggi capro espiatorio di ogni male ha contribuito lei stessa, che se l’è cercata: una somma di arroganza e di incompetenza. Nei mesi scorsi una importante galleria della città era stata oggetto di un lavoro di manutenzione, roba ordinaria e nessuno avrebbe potuto immaginare che al termine dei lavori, l’amministrazione comunale avrebbe collocato una targa in “memoria” di quei lavori. Tra l’altro col nome della sindaca scritta in un corpo più grande rispetto agli altri “artefici”. L’oramai certificato fallimento dei Cinque stelle come forza di governo ai vari livelli può compiacere chi li detesta come il male assoluto, ma è una cattiva notizia per tutti: una forza di così radicale contestazione avrebbe potuto aiutare a rompere consorterie, clan, privilegi: ma aver affrontato questa possibile rivoluzione senza sapere dove mettere le mani, sta rivelando un danno finora trascurato: si è bruciata chissà per quanto tempo una legittima speranza di cambiamento radicale in un Paese viziato da troppi privilegi.

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