Direzione PD: onestà, poesia e resistenza

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Angelica Lubrano
Fonte: facebook

di Angelica Lubrano – 31 marzo 2015

Ti dico come la penso: non esiste il sistema elettorale bacchetta magica, tutti con pro e contro. Ho scritto l’anno scorso, in tempi non sospetti le mie idee sull’argomento. In camera caritatis però oggi vedo che qlcn ha lasciato l’assemblea per non avallare il voto bulgaro della maggioranza in direzione. Capisco che l’Italicum, così come è congegnato servirà a Renzi per liberarsi definitivamente di tutti i “rompicoglioni”, che stanno difendendo quindi la loro sopravvivenza, mentre il machiavellico fiorentino è impegnato a portare a termine la costruzione dell’uomo solo al comando, in un Paese in cui per onestà va detto che nessuno si è mai preso la responsabilità piena delle proprie decisioni, potendo lamentare sempre la presenza di “qlcn che rema contro”. Ma aggiungo che avrei preferito questa stessa fermezza dalla sx dem quando si attaccavano ed erodevano i diritti e le tutele di pensionati e lavoratori….

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Intervento di Angelica Lubrano, l’8 dicembre 2013 alle ore 12.00, sui sistemi elettorali

del mattarellum, del porcellum ed altre amenità

Quando i miei ragazzi a scuola mi chiedevano quale fra i due sistemi elettorali, proporzionale o maggioritario, fosse da preferire e perché, la mia risposta convinta era che non esiste la bacchetta magica, che ogni sistema risponde a una necessità diversa: sulla carta il proporzionale, in relazione alla soglia di sbarramento garantisce una maggiore rappresentanza democratica e una maggiore possibilità di cambiamento delle forze in campo; il sistema maggioritario sembra invece garantire una maggiore stabilità e governabilità.

Tutti e due i metodi non sono immuni da controindicazioni e problemi . Ad esempio l’Inghilterra presenta un deficit di rappresentanza democratica e di capacità di cambiamento del quadro politico riservato di fatto ai due maggiori partiti, laburisti e conservatori, ma garantisce una stabilità invidiabile pur nell’alternanza delle due forze maggiori in campo.

Anche il sistema proporzionale ha garantito una certa stabilità per esempio in Germania, ma c’è stato bisogno di un’alta soglia di sbarramento, 5%, che sicuramente taglia fuori i partiti minori. E anche in Germania la governabilità ha avuto bisogno comunque di larghe intese (grosse Koalition).

La storia d’Italia la conosciamo tutti, quindi eviterò di ricordare che fino al 1919 il maggioritario riservava la rappresentanza politica esclusivamente ai ricchi e ai nobili.

Con la nascita dei partiti di massa nel 1919 si passa al proporzionale con preferenze e un suffragio universale maschile, ma ciò non evitò, per cause che qui non è possibile sviluppare, l’avvento del fascismo che nel 1923 con la legge Acerbo reintroduce il sistema maggioritario in base al quale 2/3 dei seggi vanno al partito di maggioranza e 1/3 alle liste minori, fino al 1928, quando la lista unica tolse l’incomodo della residua ripartizione ai partiti minori, ormai già tutti fuorilegge.

Dal 1948 al 1993 il proporzionale con preferenze, senza sbarramento, inserito in un noto contesto storico, chiamato guerra fredda e la conventio ad excludendum nei confronti dei comunisti realizzano un ossimoro istituzionale: la più lunga e immobile instabilità e ingovernabilità in una democrazia bloccata, che ha favorito la deresponsabilizzazione totale delle forze politiche, che potevano sempre intestare ad altri, partiti minori, opposizione, il riformismo zoppo partorito in questi anni, e dall’altra l’inamovibilità, la mancanza di alternanza al governo ha permesso l’incancrenirsi di fenomeni di corruzione nel sottobosco governativo e l’assenza di qualsiasi contrasto alla malavita organizzata, con intere fette di territorio nazionale lasciato in appalto alle mafie in cambio dei voti necessari a garantire quella governabilità malata di cui sopra ….

Le grandi attese di cambiamento dei primi anni ’90, accese dalla caduta del Muro e da Tangentopoli, sono state travolte dalla discesa in campo di Berlusconi con la sua potenza di fuoco mediatico ed economico, la sua assoluta mancanza di scrupoli, la determinazione a salvare se stesso e le sue ricchezze dal ciclone di Tangentopoli che sarebbe arrivato fatalmente a portare alla luce la natura illegale delle sue operazioni finanziarie, sin dalle scatole cinesi delle holding raccontate ne “L’odore dei soldi”. E maggioritario, mattarellum, porcellum in questi 20 anni han dovuto fare i conti con un sistema politico che, smarrito ogni legame identitario ideale, nell’enfasi del “liberi tutti” dall’appartenenza sociale e ideologica, ha dato spazio alla ricerca solitaria e individuale della soluzione ai propri problemi sia nell’elettorato, avvalendosi della pratica del favore personale per accedere ai propri diritti, sia all’arrembaggio alla cosa pubblica da parte di professionisti della politica più attenti al “particulare”che al bene collettivo.

E il nostro somiglia sempre più a un sistema feudale, signorile da Marchese del Grillo…..

N.B. Qualcuno cerca di giustificare il Porcellum con la foglia di fico della presenza femminile garantita nelle liste bloccate dalla collocazione alternata con il genere maschile. Da donna che lotta da una vita per le pari opportunità in realtà dico che questo si è risolto quasi sempre in un escamotage in cui le candidature di peso erano quelle maschili e quelle femminili solo le gradite alla compiacenza del “Principe”. La soluzione non può che essere una doppia preferenza di genere, maschile e femminile, con l’annullamento del voto se dello stesso genere……

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