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«Nessuno è in realtà debole, lo si diventa rinunciando a mostrare le proprie capacità»
di Riccardo Agresti – 18 settembre 2016
Il primo giorno di scuola Giove pluvio è stato clemente. Nonostante un sito dedicato, che va per la maggiore, prevedesse temporali proprio al momento dell’ingresso dei neo iscritti in prima, il sole di settembre ha invece potuto accogliere e baciare i timidi bambini in grembiulino che, insieme a loro genitori, nonni e parenti, tutti armati di cellulari pronti a fotografare per immortalare il momento, si sono assiepati nella sala consiliare per ricevere il saluto e gli auguri delle autorità. Infatti, ad accogliere gli oltre 600 bambini ed ragazzi che iniziano un nuovo corso di studi, alla primaria o alla secondaria di primo grado della “Melone” e della “Ladispoli 1”, accompagnati da genitori, altrettanto emozionati, nella sala consiliare del Comune di Ladispoli, c’erano il Sindaco, dottor Enzo Paliotta, il presidente del Consiglio comunale, avv. Emanuele Cagiola, il delegato alla Scuola, dottor Gianni Crimaldi, l’assessore alla cultura, dottoressa Francesca Di Girolamo e l’ex assessore alla pubblica istruzione, dottor Roberto Ussia. Il colpo d’occhio sulla sala è stato di quelli che non si dimenticano. Lo stesso Sindaco, ad un certo punto, ha invitato i genitori a spostarsi, durante l’incontro, per posizionarsi dietro la postazione d’onore del presidente per poter scattare foto memorabili di questo momento di festa. Perché di una festa si è trattata, la festa della istruzione che sola permette lo stabilizzarsi della pace e della democrazia. Nelle parole di tutti gli intervenuti, che peraltro hanno sottolineato come solo a Ladispoli, nonostante il palazzo comunale sia il luogo di tutti, la sala del consiglio venga effettivamente messa continuamente a disposizione dei ragazzi, tanto che lo scorso anno questa è stata gremita di studenti per quasi metà dell’anno scolastico. Il presidente del Consiglio ha ribadito che anche quest’anno la sala sarà messa a disposizione per permettere al maggior numero di studenti di poter incontrare ancora altri poeti, musicisti, scrittori, attori, cuochi, rappresentanti delle forze dell’ordine o delle Istituzioni, onorevoli o rappresenti spirituali e quanti altri abbiano da insegnare ai ragazzi qualcosa con il loro esempio di vita. Tutti i presenti hanno poi sottolineato l’estremo impegno dei docenti, pur nelle difficoltà in cui sono lasciati. Quest’anno in particolare, ha sottolineato il dirigente scolastico delle due scuole presenti, solo da pochissimi giorni è stato ufficializzato il numero di classi autorizzate, tanto che si è battuto il record di ritardo nell’ufficializzare le composizioni delle classi. Grazie all’impegno dell’amministrazione, non ci sono stati disguidi, tanto che fin dal primo giorno la scuola è potuta cominciare a pieno ritmo con orario completo, sebbene molto provvisorio vista la mancanza di docenti non nominati per tempo dagli uffici organizzativi di Roma, servizio di refezione scolastica e scuolabus a pieno ritmo. Sindaco e presidente del consiglio hanno inoltre fatto notare come in Italia le eccellenze provengano tutte dalla Scuola pubblica ed hanno augurato ai ragazzi presenti di dedicarsi con passione allo studio, di non arrendersi alle difficoltà che, piccole o grandi, si presenteranno inevitabilmente per ciascuno: queste dovranno essere considerate uno stimolo a fare meglio e mostrarsi forti. Nessuno è in realtà debole, lo si diventa rinunciando a mostrare le proprie capacità perché magari gli è stato detto di non esserlo, ma in realtà tutti possono raggiungere l’obiettivo in cui credono se solo lo vogliono e non ascoltino chi li definisce incapaci, ma sentano la forza che hanno dentro e che è stata nascosta in qualche anfratto, ma c’è.
Non sono mancati applausi alle belle parole che sono state spese, ma quello più forte è scaturito alle parole del presidente Cagiola che, quando il dirigente ha presentato le autorità, ringraziandoli per la disponibilità a concedere l’aula e definendoli “importanti” per via della loro funzione di rappresentanti del popolo, questi ha chiarito che le uniche persone importanti presenti in aula erano in realtà gli studenti, in particolare quei bambini, silenziosi ed attentissimi, con i loro grembiulini coloravano una sala in cui giungevano i raggi di un sole sorridente.
In circa due sono transitati nella sala consiliare, portando serie ripercussioni al traffico nella zona circostante, oltre 3000 persone, ma tutto è filato liscio, anche se i timori per le condizioni di sicurezza, completamente “saltate” in questa occasione costringendo i genitori ad assieparsi nella sala così vicini che non sarebbe stato possibile cascare a terra in caso di svenimenti, hanno spinto a ridurre al minimo i tempi della festa nella sala con le foto di rito con il sindaco e le altre autorità, ma la festa è proseguita fuori, in piazza Falcone, dove le classi si sono ricomposte con le maestre ed i professori, formando piccole carovane di bambini con palloncini colorati, coccarde e coriandoli, accompagnati dai docenti e dai genitori che si sono recati nelle aule per le formalità del primo giorno. Tutti i genitori intervistati alle 14 ed alle 16, all’uscita da scuola, hanno confermato che è stata una bella festa, che i ragazzi sono contento della loro nuova scuola, che vogliono arrivare fra i primi 100, che ogni anno vengono premiati con un viaggio premio, e che il prossimo anno, sebbene non saranno genitori di neo iscritti, vorranno tutti ancora essere presenti ed anche essere a disposizione per migliorare ancora di più questa giornata di amore per la Scuola.