DECLINO ED EVOLUZIONE DELLE RELIGIONI
Chi vive in un determinato momento dell’evoluzione umana acquisisce determinate visioni, e solo chi verrà dopo potrà vederle, giudicarle, superarle. È sempre riservato a chi verrà dopo a vedere le cose in modo più radicale, più vero, di chi le deve pronunciare in un certo periodo storico. Non si può sfuggire a questo fatto; se si riconoscesse consapevolmente che anche ciò che viene detto ora, anche quello che acquisiamo come una conoscenza avanzata, non deve essere inteso come una somma di dogmi assoluti, diverso sarebbe il futuro. Dobbiamo avere ben chiaro che coloro che verranno dopo di noi, nei tempi futuri, vedranno più di noi stessi. Su questo poggia la vera evoluzione spirituale dell’umanità, e tutto ciò che ostacola il progresso spirituale dell’umanità poggia sul fatto che da tante parti non lo si ammette. A molti piace che le verità vengano presentate loro non come verità relative a un’epoca definita, ma come dogmi assoluti e senza tempo, confezionati, belli e pronti.
In fondo, chi nega l’evoluzione della conoscenza sta ignorando l’evoluzione della coscienza, che conduce alla individualità libera. E l’evoluzione della conoscenza si arricchisce quando si assume la grandiosa prospettiva che metta al centro l’evoluzione degli esseri umani e del Pianeta, abbracciando tutto il passato, il Vecchio e il Nuovo Testamento, le filosofie, fino al sorgere e l’espandersi della cultura materialistica e della scienza contemporanea. Così facendo, si riscatta la continuità storica che mostra come l’Umanità abbia seguito una linea di eventi storici, costellata di speranze, inganni, esplorazioni.
Se c’è una missione per l’essere umano essa è l’evoluzione morale e spirituale basata sull’amore altruista e la libertà individuale. La morale deve preservare quindi la libertà individuale, vale a dire che non deve più basarsi su imposizioni esterne, comandamenti e dogmi, ma irradiare dall’amore altruista e dalla conoscenza individuale in piena libertà.
Ciò detto, la ricerca della libera individualità va coltivata individualmente e in gruppi di studio aperti, accompagnata dal pensiero cosciente e sviluppato, lasciando indietro le pratiche religiose e i culti tradizionali che hanno compiuto la loro missione storica. Ogni individuo in coscienza stabilisce le sue proprie regole di condotta morale e si affida alla sua conoscenza, ma non segue impulsi incoscienti né le cieche regole oggi purtroppo osservabili nei fondamentalismi. Le risposte date dalle Religioni alle domande eterne vanno perdendo forza per l’evoluzione della coscienza, e le persone cercano fatti e certezze e meno fede e credenze. Anche la filosofia ha perso contatto con la realtà, che considera illusoria al pari della verità, e dunque fonte di incertezze, a causa della crescente egemonia delle scienze che hanno rivoluzionato il pensiero e spiegato innumerevoli fatti.
Ma le domande eterne rimangono lì e ci assediano. Per fare un solo esempio, e collegandoci con lo studio precedente, Cartesio e tanti con lui è smentito ogni volta che ci addormentiamo e il pensiero scompare. L’Io intanto continua tranquillamente ad esistere su altri piani, anche se nella coscienza ordinaria non è percepito ancora. Ciò ci dice il veggente, che non specula ma riferisce.
Profondamente delusi, ci sforziamo per dimenticare e sottrarci alle domande che ci assediano.
Il solo cammino percorribile è quello di ristabilire individualmente il legame tra il frammento spirituale della nostra individualità e la spiritualità universale.
FILOTEO NICOLINI