De Luca: «L’unico insulto ieri lo ha rivolto la Meloni a chi è andato a manifestare perché in un Paese democratico non decide la Meloni chi e quando si deve manifestare»

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Simona Brandolini
Fonte: Corriere della sera

“Ho parlato ieri a piazza Santi Apostoli per un’ora e nessuno ha offeso nessuno. Hanno mandato un giro in fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un bicchiere d’acqua. Bisogna stare attenti, era una cosa detta a mezza voce”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in relazione a quanto accaduto a Roma e al fuori onda diffuso ieri. “Oggi i titoli principali sono l’insulto di De Luca alla Meloni – ha aggiunto – siamo alla follia. Siamo in un Paese malato di conformismo e opportunismo e in cui l’opinione pubblica sembra aver perso la ragione critica. Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”. (ANSA). .

Simona Brandolini per napoli.corriere.it – Estratti

VINCENZO DE LUCA MANIFESTAZIONE A ROMAVINCENZO DE LUCA MANIFESTAZIONE A ROMA

«L’unico insulto ieri lo ha rivolto la Meloni a chi è andato a manifestare perché in un Paese democratico non decide la Meloni chi e quando si deve manifestare». Così risponde il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a una domanda sul fuorionda (pubblicato in esclusiva da La7), in cui rispondendo alla premier Giorgia Meloni l’ha insultata. Ripercorre quella che definisce «una giornata campale».

«È stato un insulto trovare le porte sbarrate dal governo. – comincia – Ci hanno detto di aspettare cinque minuti per porre una sola esigenza: firmate la prossima settimana l’accordo di coesione. Cinque minuti, dieci minuti, mezz’ora. Ci dicono: problemi organizzativi. Dopo un’ora arriva comunicato provocatorio di Fitto. A questo punto decidiamo di non perdere tempo, andiamo a Palazzo Chigi e troviamo sbarramento di forze di polizia.

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

Ci dicono che non possiamo passare tranne il presidente della Regione per incontro con Mantovano. Entro in piazza, passa un quarto d’ora, mezz’ora. Alla fine domando al funzionario: con chi parla? Con nessuno. Non c’è più nessuno. Erano scomparsi tutti quanti. A questo punto vado a Montecitorio a bere un po’ d’acqua con giornalisti. L’insulto? È quello che ha ricevuto il Sud». «Un passo alla volta stiamo perdendo in Italia le regole fondamentali della democrazia», dice ancora: «Come a dire se non piegate la testa vi togliamo il respiro. La dignità del Sud non è in vendita». Chiama tutti a mobilitarsi e ricorda: «Al funzionario di polizia ho detto: la prossima volta mi devi solo sparare in testa se non vuoi farmi arrivare lì».

Prosegue lo stato di agitazione permanente del governatore campano. Dopo Roma, con la ressa, l’assalto ai Palazzi chiusi, il corteo lungo via del Corso dei sindaci in fascia tricolore, oggi è a Napoli al teatro Sannazaro con il mondo della cultura.

(…)

VINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZAVINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZA

Torna ancora, poi, su quello che ha accaduto ieri a Roma. Centinaia di sindaci campani capeggiati dal presidente di Regione lasciati fuori dai Palazzi. Per questo dice: «Questo è il Governo Meloni-Badoglio. Sono scappati tutti». E ancora: «Ieri c’erano migliaia di persone in piazza e il Governo è stato totalmente assente – incalza – abbiamo chiesto più volte di essere ricevuti tra Palazzo Chigi, la sede del ministero della Coesione e Montecitorio, ma l’unico rappresentante che ha difeso la dignità delle istituzioni è stato il prefetto di Roma. Il vero insulto non è quello mio alla Meloni, ma quello che è stato fatto dal Governo a voi operatori culturali, che non potete programmare per i ritardi che abbiamo accumulato».

vincenzo de luca prova a entrare a palazzo chigi - 1VINCENZO DE LUCA PROVA A ENTRARE A PALAZZO CHIGI – 1

De Luca parla di «vergogna», di fronte alla quale «tutti restano in silenzio». E lancia poi un attacco anche al ministro dell’Interno: «Piantedosi è stato latitante per tutta la giornata – dice – nonostante la situazione che si era creata a Roma. La mia solidarietà va alle forze dell’ordine, che non sapevano come comportarsi». E plaude e ringrazia il prefetto Lamberto Giannini:

giorgia meloniGIORGIA MELONI

«L’unico esponente istituzionale che ha difeso la dignità delle istituzioni è stato il prefetto di Roma, Giannini, a cui ho presentato le nostre istanze e che si è impegnato a farci avere una risposta all’unica domanda che noi poniamo al Governo: firmate la prossima settimana l’accordo per i fondi di sviluppo e coesione con la Campania?». E ancora: «L’insulto lo ha fatto questo governo a tutto il Sud. Parliamo di fondi che servono a ridurre il divario tra Nord e Sud. L’insulto è aver firmato gli accordi prima con tutte le Regioni del Nord e poi adesso stanno arrivando a Sud. L’insulto è stato non aver fatto trovare nessuno a 200 sindaci».

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