De Luca: “Fate votare Sì. Renzi manda fiumi di soldi.”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Celeste Ingrao

di Celeste Ingrao – 18 novembre 2016

Consiglio di ascoltare tutti i 25 minuti del discorso di De Luca. Io l’ho fatto e l’ho trovato istruttivo. Intanto ho constatato che De Luca ci sa fare: è uno che parla chiaro, va subito al sodo, punta diretto al risultato. Un ottimo dirigente, direi, di una politica che è tutto il contrario della politica che quelle e quelli come me si ostinano ad amare.
Piú ancora che il pezzo tanto citato sul clientelismo, mi hanno colpito i passaggi in cui spiega che si chiede agli imprenditori di “dare una mano” con i propri dipendenti.
Ci sono ad esempio, spiega De Luca, i titolari di tante strutture sanitarie private che molto devono alla Regione. A costoro si chiederà di riunire i propri dipendenti per invitarli a votare sì. Con che argomenti? Non è difficile immaginarli. E non è difficile immaginare che poco avranno a che fare con la Costituzione.
Oramai per parlare ai lavoratori ci si affida direttamente ai padroni.
Ascoltando De Luca si capiscono anche molte cose sul renzismo “reale” . Da una parte c’è Matteo, il leader che si appella direttamente all’elettorato, che invoca futuro e speranze a suon di slides. Ma dietro, a conquistargli il consenso, sui mitici territori, ci sono ben più solide strutture di potere. Non il partito, no. Del partito non c’è traccia .
Ci sono soldi, tanti soldi, ricatti espliciti o appena velati, reti di convenienze, relazioni privilegiate, capi e capetti.
Niente di nuovo sotto il sole.

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