di Alfredo Morganti
Dalla parte della sanità pubblica
Percepisco schiere di evasori e di fustigatori del pubblico che sono preoccupati dell’eventualità che i focolai divengano epidemie e quindi richiedano molti posti letto ospedalieri da dedicare ai pazienti più gravi del coronavirus. Anche perché, nel frattempo, la sanità privata al massimo aumenta i prezzi dei medicinali e attende il momento della sua riscossa (i soldi pubblici per le nuove terapie e vaccini).
Beh, dovevate pensarci prima, non ora. Dovevate pagare qualche soldo in più di tasse e avere più a cuore la sanità pubblica che salva la vita e somministra cure a tutti, ma proprio a tutti, anche ai liberisti che spesso si fanno pure raccomandare. E dovevate pensare di più al bene comune, non solo ai vostri affaracci e ai vostri egoismi e alle vacanze esotiche e al Suv. Adesso tutti a contare sull’impegno di quegli operatori sanitari che guadagnano meno di 1500 euro al mese, e che fino a ieri (e poi ancora domani, vedrete) erano solo degli sfigati.
Magari il coronavirus fosse l’occasione per ribaltare qualcosa. Magari servisse a destinare fondi di bilancio, attenzione politica, rispetto verso la sanità pubblica. Magari. Ma sono pessimista. La destra non avanza per caso in questo Paese: è lei il vero coronavirus, quello che fa spavento.