Fonte: facebook
di Gabriele Pastrello – 03 ottobre 2014
PERCHE’ A QUESTO PUNTO SI E’ CAPITO CHE IL VIAGGIO DI RENZI E’ IL BIS DI QUELLO DI DE GASPERI NEL 1947. E’ UNA SVOLTA. ALLORA SI CACCIARONO LE SINISTRE DAL GOVERNO. E ANCHE ADESSO (E ANCHE ALLORA SI TROVO’ UN PARTE DELLA SINISTRA CHE SI SCHIERO’). ALLORA LA COPERTURA ERA DELL’”AMERICANO” AGNELLI, OGGI DELL’”AMERICANO” MARCHIONNE. ALLORA LA PROSPETTIVA ERA IL ‘PIANO MARSHALL’, OGGI IL ‘TRATTATO TRANSATLANTICO SU COOPERAZIONE E INVESTIMENTI’, DI CUI SI STA PARLANDO, MOLTO RISERVATAMENTE, IN EUROPA, IL CUI OBIETTIVO DI FONDO E’ DI AGGIRARE LA CIVILTA’ GIURIDICA EUROPEA SU LAVORO, DIRITTI E AMBIENTE PER FARE LUOGO A UNA GIGANTESCA DEREGULATION. (NE HO PARLATO SPESSO, MA TROVATE UN’ESPOSIZIONE NEL POST DI APERTURA DELLA PAGINA SU ‘GERMANIA, PROBLEMA D’EUROPA’, E PIU’ DETTAGLIATA NEL FILE ‘GERMANIA-EUROPA-USA, POSTATO ADESSO. E QUINDI NON RIPETERO’ IN DETTAGLIO QUANTO SCRITTO LA’). SI E’ CAPITO DALLA REAZIONE DI MARCHIONNE, CHE DICE: GUARDATE CHE QUI STA LA PLANCIA DI COMANDO, E NOI NON SIAMO ANDATI VIA DALL’ITALIA, CI SIAMO SOLO SPOSTATI IN PLANCIA, E RENZI E’ CON NOI. PRECISAZIONE IRRITATA, PERCHE’ A VIAGGIO INIZIATO L’ATTACCO DI DE BORTOLI SIGNIFICAVA PROPRIO: QUESTO VIAGGIO NON CI IMPRESSIONA, E CI STIAMO CHIEDENDO SE CHI SE NE E‘ ANDATO DALL’ITALIA ABBIA ANCORA DIRITTO A CONTARE IN ITALIA.
MA QUESTE TRE ANALOGIE ELENCANO ANCHE TRE DEBOLEZZE DEL PROGETTO.
PRIMO. RENZI NON E’ DE GASPERI. NON NE HA NE’ LE CAPACITA’ NE’ LA SERIETA’ DI STATISTA E, SOPRATTUTTO NON HA LA CHIESA SCHIERATA COMPATTAMENTE DIETRO. RENZI ARRIVA AL CULMINE DELLA DEGENERAZIONE DI PURO POTERE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (INIZIATA MOLTI DECENNI FA; LA SUA FOTO CON ANDREOTTI E’ SIGNIFICATIVA) CON L’ABBRACCIO AL FONDO TORBIDO (GELLI; PAROLA DI DE BORTOLI) DI UNA STORIA MAI TROPPO CHIARA (LA MASSONERIA ITALIANA); CHE COMINCIA CON L’UNITA’ D’ITALIA MA PASSA PER MUSSOLINI E ARRIVA FINO ALLA STRATEGIA DELLA TENSIONE DEI 70 (E LA TIMIDA PULIZIA INTERNA DEL DUO SPADOLINI-CORONA). E COMUNQUE DI LUI NEGLI ULTIMI GIORNI E’ STATO DETTO CHIARAMENTE TUTTO. CAPACITA’ RETORICA, CIOE’ DI RACCONTARE FROTTOLE; IGNORANZA DEI PROBLEMI E DEI FATTI, SCELTA DEI COLLABORATORI CHE IGNORA L’ESIGENZA DI CAPACITA’ DI GOVERNO. UNA MISCELA PERICOLOSA DI FRONTE A UNA CRISI ECONOMICA CHE SI AGGRAVA OGNI GIORNO DI PIU’; E CHE LE MISURE PROPOSTE AGGRAVANO ULTERIORMENTE.
SECONDO. MARCHIONNE NON E’ AGNELLI (NE’ LO E’ YAKI ELKANN; ANCHE QUI FINE INGLORIOSA DI UNA STORIA: NEL SUO ESSERE INCOLORE E’ QUASI PEGGIO DEL FRATELLO LAPO). MA MARCHIONNE NON E’ NEPPURE VALLETTA. SOLO LA PIAGGERIA ITALIANA LO PUO’ TRATTARE DA GRANDE MANAGER. ARRIVATO ALLA FIAT IN UN MOMENTO DI GRANDE CRISI, RIESCE A VENDERE QUALCHE MACCHINA QUANDO IL MERCATO TIRA (TRA IL 2003 E IL 2006) E ALLA PRIMA CRISI GRAVE CROLLA (DA CONCORRENTI DELLE MARCHE TEDESCHE SIAMO CROLLATI ALL’IRRILEVANZA). NESSUN NUOVO MODELLO. NIENTE INVESTIMENTI, NIENTE DI NIENTE (VALLETTA SCONFIGGEVA LA FIOM, E’ VERO, MA NEL FRATTEMPO FACEVA IL MIRACOLO ECONOMICO). SOLO LA CACCIA ALLE SOVVENZIONI STATALI CONTRADDISTINGUE QUESTO CAMPIONE DELLA DUREZZA DEL MERCATO (PER GLI ALTRI). ALLA CACCIA DI SOLDI AMERICANI, POLACCHI E PERFINO JUGOSLAVI. TUTTI AL MONDO LO SANNO. DI CONSEGUENZA TUTTI LO STIMANO PER QUELLO CHE VALE. ESSERE OMAGGIATI PERCHE’ SI SERVE A QUALCUN ALTRO NON E’ LA STESSA COSA CHE ESSERLO PER QUELLO CHE SI E’ FATTO.
INFINE IL ‘PATTO TRANSATLANTICO’.
IL PIANO MARSHALL DEL DOPOGUERRA E LE POLITICHE KEYNESIANE CHE IMPLICAVA HANNO PORTATO CRESCITA ALL’EUROPA PER UN TRENTENNIO. OGGI IL PATTO TRANSATLANTICO VUOLE SOLO CREARE UN CAMPO LIBERO DI INSEDIAMENTO PER LE GRANDI MULTINAZIONALI AMERICANE. VIENE DA CHIEDERSI SE VOGLIANO COSTRUIRE IN EUROPA UNA SPECIE DI LINEA MAGINOT CONTRO LA CINA. LA STRATEGIA ESPANSIVA IN CINA FORSE COMINCIA A PERDERE COLPI. LA CINA VORREBBE ESSERE MESSA A PARTE DELL’INNOVAZIONE TECNICA AL MASSIMO LIVELLO. E OVVIAMENTE GLI USA NON POSSONO PERDERE QUELL’UNICO VANTAGGIO COMPETITIVO INDUSTRIALE CHE SI SONO GELOSAMENTE TENUTI, E SU CUI HANNO SPESO TANTO. E ALLORA L’EUROPA PUO’ ESSERE UTILIZZATA CON LA SUA MANODOPERA ISTRUITA E ADDESTRATA DA TRE SECOLI DI CAPITALISMO INDUSTRIALE. MA VA TRASFORMATA IN SIMILCINESE. SOPRATTUTTO VANNO ABBATTUTI I ‘LACCI E LACCIUOLI’ DI TUTTA LA LEGISLAZIONE SOCIALE SUL LAVORO. CHE NON HANNO AFFATTO IMPEDITO LA CRESCITA IN EUROPA COME SOSTENGONO GLI SCIOCCHI, MA DANNO MOLTO FASTIDIO ALLE MULTINAZIONALI AMERICANE CHE VOLENTIERI FAREBBERO SHOPPING, ACQUISTANDO IMPRESE EUROPEE (INVESTIMENTI POI SE CONVERRA’) IN EUROPA MA POI DOVREBBERO AGIRE SECONDO LE REGOLE EUROPEE. ED INFATTI, NELLE PIEGHE DEL TRATTATO C’E’ LA CLAUSOLA DI UN ARBITRATO ESTERNO OGNI VOLTA CHE UN’IMPRESA AMERICANA RITENGA DI NON ESSERE STATA TRATTATA IN MODO CORRETTO (SIC!), SALTANDO TUTTA LA GIUSTIZIA E LA LEGISLAZIONE EUROPEA. BASTA IMMAGINARE UN CONFLITTO DI LAVORO (IN ITALIA COME IN GERMANIA O IN FRANCIA) DOVE LA MAGISTRATURA GLI ABBIA DATO TORTO. O UN CONTENZIOSO SULL’INQUINAMENTO CON LO STESSO ESITO. GIUSTAMENTE DUE ESPERTI DELLA COMMISSIONE CHE STA ELABORANDO IL TRATTATO HANNO SCRITTO SUL FINANCIAL TIMES CHE NON E’ QUESTIONE DI AFFARI, MA DI DEMOCRAZIA.
SI TRATTA, MOLTO PIU’ IN GRANDE, DELLA STESSA LINEA RENZI SULL’ITALIA. E VISTO LA DOMINANZA DI CONSIGLIERI ‘AMERICANI’ NEL SUO ENTOURAGE (ZINGALES, GUTGELD) LA COSA NON PUO’ STUPIRE. DA NOTARE CHE NEGLI USA LO STIMOLO FISCALE L’HANNO FATTO. DA DA CINQUE ANNI FANNO POLITICHE FISCALI ESPANSIVE, E NONOSTANTE ALCUNI BUOINI RISULTATI SULLA DISOCCUPAZIONE LA YELLEN PRESIDENTE DELLA FED DICE: NO, LA RIPRESA SUL MERCATO DEL LAVORO E’ TROPPO DEBOLE. NEGLI USA LE DIFESE CONTRATTUALI E DEL WELFARE PIU’ CHE DEBOLI SONO PROPRIO DUALISTICHE (CHI E’ DENTRO NE HA, FUORI NIENTE). MA ALMENO HANNO AVUTO U CERTO RILANCIO ECONOMICO. E AL VERTICE DELL’AMMINISTRAZIONE SI PREOCCUPANO CHE LE CONDIZIONI LAVORATIVE NON MIGLIORINO ABBASTANZA. E’ UNA PREOCCUPAZIONE POLITICA. DOPO OCCUPY WALL STREET, CERCANO DI MANTENERE IL CONSENSO. ANCHE IN GERMANIA LO FANNO. LI’ LA FONTE DI DOMANDA E’ L’ESPORTAZIONE (DA DECENNI SONO SULLA SCIA – COME I CICLISTI – DELLA RIPRESA AMERICANA). I SALARI SONO PIU’ ALTI CHE IN ITALIA E IL WELFARE E’ PIU’ RICCO. LA RIFORMA HARTZ NON E’ STATA UGUALE PER TUTTI: HA GERARCHIZZATO LE CONDIZIONI, MANTENENDOLE NELL’INISIEME PIU’ ELEVATE CHE IN ITALIA.
E ALLORA? LA MORALE E’ CHE IL MANTENIMENTO DEL CONSENSO A QUANTO PARE E’ UNA PREOCCUPAZIONE SOLO NEI PAESI LEADER. PER GLI ALTRI PAESI C’E’ L’AUSTERITA’ E IL PATTO TRANSATLANTICO, CIOE’ LA DEREGULATION DALLA CIVILTA’ GIURIDICA DEL LAVORO COSTRUITA DA META’ OTTOCENTO A FINE NOVECENTO. E QUINDI POSSIAMO TRARRE DELLE CONCLUSIONI. DOVE C’E’ MENO COPERTURA MA PIU’ STIMOLO E DOMANDA, USA, SI PUO’ REGGERE; DOVE CE’ MENO STIMOLO, GERMANIA, MA PIU’ COPERTURA PURE SI REGGE. MA SE PER GLI ALTRI PAESI EUROPEI SI CONTINUA CON L’AUSTERITA’ E SI PROCEDE CONTESTUALMENTE ALLA RIDUZIONE DRASTICA DELLE COPERTURE (PER LE GENERAZIONI ENTRANTI CON IL JOBS ACT, PER TUTTI CON IL PATTO) ALLORA IL COMBINATO DISPOSTO PORTA VERSO LA CATASTROFE ECONOMICA. LA DOMANDA INTERNA E’ DEBOLE E CADE. IMPRESE CHE NE DIPENDEVANO STANNO CHIUDENDO E ANCOR PIU’ CHIUDERANNO. ALTRO CHE DISTRUZIONE SCHUMPETERIANA. QUI STIAMO DANDO ADDIO ALL’INDUSTRIALIZZAZIONE ITALIANA FRUTTO DI DURO LAVORO DEI CINQUANT’ANNI FINO AI 90 . E FORSE QUALCUNO LO STA CAPENDO E NON E’ D’ACCORDO.
ANCHE LA CHIESA E’ CAMBIATA. IL VENTENNIO E’ STATO QUELLO DEL GRANDE ABBRACCIO CON BERLUSCONI. DIRE CON ‘MAMMONA’ E’ UN GRAZIOSO EUFEMISMO. MA SE AVEVANO ABBRACCIATO MUSSOLINI E HITLER FIGURARSI QUANTO LI POTEVA SPAVENTARE BERLUSCONI. RATZINGER SI ERA ILLUSO PROBABILMENTE DI POTER IMPOSTARE UN SUO MAGISTERO TEOLOGALE (MAGARI CON L’AMBIZIONE DI ATTREZZARE TEOLOGALMENTE LA CHIESA PER LE SFIDE DEL NUOVO MILLENNIO) LASCIANDO LA BASSA CUCINA, LA GESTIONE DEL GREGGE, ALLA GESTIONE CURIALE DEI DUE DIOSCURI IN LOTTA, RUINI E BERTONE. QUANDO SI ACCORSE DI ESSERE INVECE LA COPERTURA EVANESCENTE, LA PURA RAGNATELA DI PAROLE A NASCONDERE IL MERETRICIO (PER USARE LE PAROLE DI LUTERO, CHE BENE SI APPLICANO A QUEL DOSSIER DI 300 PAGINE TRASFERITO DALLE SUE MANI A QUELLE DI BERGOGLIO) DIETRO LE SUE SPALLE EBBE IL SUSSULTO DI DIGNITA’ E SI DIMISE. E LA PRIMA COSA CHE BERGOGLIO HA FATTO E’ STATA DI SMANTELLARE LA FORTEZZA IN CUI BERTONE PROGETTAVA DI RINCHIUDERSI ANCHE IN CASO DI SOSTITUZIONE: LO IOR, DI CUI INTENDEVA RESTARE PADRONE FINO A NUOVO ORDINE DALLA CASA MADRE, LASSU’; OBIETTIVO VANIFICATO DALLA RIFORMA DI BERGOGLIO (INSIEME ALL’APPARTAMENTO DI 700 MQ). MA QUESTA CHIESA STA IMBOCCANDO UNA STRADA CHE FORSE LI PORTERA’ LONTANO. LO SMANTELLAMENTO DELLO IOR COLPISCE AL CUORE PROPRIO QUELL’INTRECCIO DI POTERE CHE UNIVA PALAZZI ROMANI, VATICANI E MONDO. LI’ ERA RADICATO L’ABBRACCIO CON BERLUSCONI. LO SRADICAMENTO DI BERTONE DA QUEL LUOGO COLPISCE A MORTE L’ABBRACCIO. LA POSIZIONE DEI VESCOVI COMINCIA DI LI’, ANCHE SE NON SAPPIAMO DOVE FINISCE.
L’INVESTITURA AMERICANA RIVELA OLTRE CHE LA PREPOTENZA LA DEBOLEZZA. SENZA SPONDE SICURE ECCLESIALI, SENZA SPONDA NELLE CAPACITA’ DI GOVERNO. DEL TUTTO INCONSAPEVOLE DELLE POSSIBILI CONSEGUENZE CATASTROFICHE A BREVE DELLA STRATEGIA ECONOMICA ITALIANA (JOBS ACT), PERALTRO PARTE DI UNA STRATEGIA CONTINENTALE A MEDIO-LUNGO ALTRETTANTO CATASTROFICA (IL TTIP).
ED ECCO CHE L’ATTACCO DI DE BORTOLI HA PORTATO ALLO SCOPERTO QUALCOSA CHE NON E’ PIU’ SOLO UN’INCRINATURA MA CHE NON E’ ANCORA UNA FRATTURA NELLE FORZE CHE AVEVANO PORTATO RENZI IN CARROZZA A PALAZZO CHIGI. QUALCUNO STA FACENDO I CONTI?