di Toni Gaeta, 4 marzo 2017
Oggi più circostanze del solito mi hanno indotto a riflettere su come nel nostro mondo globalizzato continuino a coesistere culture antichissime, riconducibili alle soccombenti civiltà matriarcali ed alle prime vincenti civiltà patriarcali. Le occasioni mi sono state fornite dall’ascolto in autovettura di RTL 102.5 su un commento a più voci, circa un’affermazione di un eurodeputato polacco, evidentemente ignaro del funzionamento biologico delle cellule cerebrali, che ritiene la donna meno intelligente dell’uomo e, pertanto, meritevole di minore reddito.
Tra i radioascoltatori, interpellati dal conduttore radiofonico, c’è stato chi ha giustificato tale disparità, ponendo in evidenza il millenario ruolo subordinato delle donne rispetto agli uomini e c’è stato chi ha persino rievocato ciò che lo stesso Papa Francesco ha definito “una leggenda” (quella di Adamo ed Eva), per sottolineare la presunta stupidità della donna, nell’accettare l’inganno del serpente.
Poi, leggo il giornale ed apprendo che la Corte Europea Diritti Umani (CEDU) ha condannato lo Stato Italiano, per non aver adeguatamente tutelato una donna, ripetutamente deformata dalle violenze del marito, più volte denunciato e altrettante volte non arrestato, che ha persino ucciso il figlio di 19 anni, il quale cercava di difendere la madre dalla smisurata violenza paterna.
Infine, leggo della grande e molto partecipata manifestazione mondiale ‘NON UNA DI MENO’, in preparazione per l’8 Marzo 2017, che prevede anche scioperi in 40 Paesi a favore dei diritti delle donne. Trattasi di evento che porta all’attenzione del mondo intero quanto siano ancora prevalenti le culture patriarcali, che considerano le donne esseri umani di serie B, dei quali si può disporre anche il femminicidio, senza paura dell’ergastolo.
Ricapitolando, rifletto sulla un po’ puerile spiegazione della minore capacità femminile, dovuta alla millenaria sottomissione, che ignora le motivazioni di tale sottomissione e, quindi, accetta implicitamente la teoria della minore capacità cranica della donna. Mi sembra di ascoltare la voce dei fratelli delle donne prima libere e poi sottomesse, appartenenti alle civiltà matrilineari, esistite tra il 5′ e il 2′ millennio a. C. Essi furono sconfitti e fatti schiavi dai maschi guerrieri, portatori delle civiltà patriarcali nel mondo (*): quegli stessi che ora amano dire di voler “esportare la democrazia” ! Oggi gli uomini-fratelli sono spesso a loro volta padri-padroni, come tali, divisi tra il dominio patriarcale e la solidarietà umana, che non distingue tra i sessi. Da qui, la loro grande confusione circa i più appropriati comportamenti e la conseguente grande scontentezza femminile.
Poi, passo a riflettere sul significato che il monumentale Vecchio Testamento ebraico ha voluto dare al “serpente”, che in tutte le culture matriarcali é stato sempre simbolo di vita, associato con la fertilità femminile, quale aspetto fondamentale della Grande Dea o Madre Terra. Quindi, non conduttore del ‘peccato originale’, come tale, simbolo di ‘morte’ ! (**)
Su questo Papa Francesco ha chiuso la bocca a chiunque, distinguendo (almeno in parte) per la 1′ volta in tutta la Storia di Santa Romana Chiesa, il Cristianesimo rispetto alle religioni e culture patriarcali !
La mia 3′ riflessione é sulla diversa appartenenza etnica e culturale tra rappresentanti delle più elevate istituzioni della UE. Mi domando: quanto i programmi di Bruxelles volti al finanziamento dei progetti di sollevamento economico-sociale delle “aree depresse” abbiano incluso grandi e approfonditi programmi di vera integrazione socio-culturale ?
La sensazione netta é che la cultura patriarcale dominante nelle forze politiche, stia infettando anche donne, anch’esse asservite alle logiche capitalistiche di supremazia delle merci e dell’alta finanza rispetto al valore dell’essere umano. Questo tipo di “mentalità” non permette di comprendere il vero significato di “sviluppo sociale” e di “integrazione culturale”, giacché quest’ultime non sono dimensioni misurabili in termini di caratteri e di aspetti soltanto economici.
Infine, la speranza che le manifestazioni come quella in preparazione (“NON UNA DI MENO”) siano sempre più oceaniche, giacché soltanto con il ritorno della perduta egemonia femminile (***), quella ispirata alla massima protezione della biosfera, si può sperare di riallacciare tutti i fili dei comportamenti rispettosi delle leggi naturali e, quindi, anche umani.
(*) Vedi “Una storia nella preistoria: le ipotesi Kurgan e Atlantide” (https://www.nuovatlantide.org/una-storia-nella-preistoria-europea-le-ipotesi-kurgan-e-atlantide/)
(**) Adamo ed Eva vennero riconosciuti da alcune correnti religiose, come coloro che portarono la morte nel mondo, per effetto del loro “peccato” (l’accoppiamento sessuale), commesso in disobbedienza del dio Jahvè (Genesi). A causa del loro ‘peccato’, i discendenti vivono una vita mortale, rappresentata dalla morte dei loro corpi.
(***) Vedi “L’egemonia femminile che verrà !” (http://pernonlitigare.blogspot.it/)