Crisanti non si fida dei numeri dei positivi al Covid: “La crescita dei tamponi non è indicativa”. Ecco perché…

per Gian Franco Ferraris
Fonte: Globalist

Il Covid sta viaggiando molto veloce nel nostro Paese ma la campagna vaccinale, che ha accelerato mostrando dati molto positivi, sta arginando un po’ il virus: ma questi dati potrebbero essere falsati. Da cosa?

Secondo Crisanti, la crescita dei tamponi analizzati in Italia (fino a mezzo milione al giorno) non è indicativa: “Lo dice il numero dei decessi, che in media avvengono a 15-20 giorni dall’infezione – ha spiegato in un’intervista al Fatto Quotidiano -. Se abbiamo 80/100 decessi negli ultimi 4-5 giorni vuol dire che 15-20 giorni fa i contagi non erano 8/9mila, ma perlomeno 35/40mila”.

E la variante Omicron? Per il professore di Padova non è detto che debba prevalere: “Certamente ha una trasmissibilità elevata, perché altrimenti non l’avremmo vista diffondersi: quella della Delta infatti è altissima, come la varicella – spiega -. Dicono in Gran Bretagna e Danimarca che prevarrà in sette giorni. Se si conferma vuol dire che ha una trasmissibilità maggiore, oppure una trasmissibilità maggiore in presenza di vaccinati. E in effetti la Omicron può infettare persone vaccinate pur causando una malattia lieve”.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.