Il Covid sta viaggiando molto veloce nel nostro Paese ma la campagna vaccinale, che ha accelerato mostrando dati molto positivi, sta arginando un po’ il virus: ma questi dati potrebbero essere falsati. Da cosa?
Secondo Crisanti, la crescita dei tamponi analizzati in Italia (fino a mezzo milione al giorno) non è indicativa: “Lo dice il numero dei decessi, che in media avvengono a 15-20 giorni dall’infezione – ha spiegato in un’intervista al Fatto Quotidiano -. Se abbiamo 80/100 decessi negli ultimi 4-5 giorni vuol dire che 15-20 giorni fa i contagi non erano 8/9mila, ma perlomeno 35/40mila”.
E la variante Omicron? Per il professore di Padova non è detto che debba prevalere: “Certamente ha una trasmissibilità elevata, perché altrimenti non l’avremmo vista diffondersi: quella della Delta infatti è altissima, come la varicella – spiega -. Dicono in Gran Bretagna e Danimarca che prevarrà in sette giorni. Se si conferma vuol dire che ha una trasmissibilità maggiore, oppure una trasmissibilità maggiore in presenza di vaccinati. E in effetti la Omicron può infettare persone vaccinate pur causando una malattia lieve”.