Crisanti chiede un cambio di strategia: “Non si può imporre a 50 milioni di persone di fare la quarta o la quinta dose”

per Gian Franco Ferraris
Fonte: Globalist

Crisanti chiede un cambio di strategia: “Non si può imporre a 50 milioni di persone di fare la quarta o la quinta dose”

Il professore: “La politica sanitaria” per contrastare il covid in Italia “deve basarsi sui protetti, non sui vaccinati. Ci sono persone che si sono infettate e sono protette.

La variante Omicron ha spazzato via le poche certezze che avevamo conquistato dopo oltre un anno e mezzo di pandemia. Questo ha comportato non solo un aumento esponenziale e mai visto dei contagi, ma impone ora un cambio di ottica sul futuro prossimo, data la presenza dei vaccini.

“La politica sanitaria” per contrastare il covid in Italia “deve basarsi sui protetti, non sui vaccinati. Ci sono persone che si sono infettate e sono protette. E ci sono persone vaccinate che non sono protette”. Il professor Andrea Crisanti reputa necessario un cambio di strategia per la gestione dell’emergenza covid.

“Credo che dopo il picco di contagi” ipotizzabile per la fine di gennaio “bisognerà fare un ragionamento sul livello di protezione della popolazione italiana. In Inghilterra ogni settimana fanno un monitoraggio sulla prevalenza di persone che hanno anticorpi: su 100 persone, 96 hanno anticorpi. O si sono vaccinate o si sono infettate” e sono guarite. “La politica sanitaria deve basarsi sui protetti, non sui vaccinati. Ci sono persone che si sono infettate e sono protette. E ci sono persone vaccinate che non sono protette”, dice in collegamento con Agorà.

L’esperto ribadisce il no ad una successione di dosi booster. “Non si può imporre a 50 milioni di persone di fare la quarta o la quinta vaccinazione, deve esserci una strategia. Non c’è un sistema sanitario in grado di sostenere poi lo sforzo di vaccinare 50 milioni di persone ogni 4 mesi”, afferma ancora.

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