Conversazioni. Emozioni. Pulsioni.

per Filoteo Nicolini
Autore originale del testo: FILOTEO NICOLINI

Conversazioni. Emozioni. Pulsioni.

La babele sentimentale, i dolori, le gioie, le fissazioni, le passioni, le zavorre di cui liberarsi, i cappi al collo. fino

Una rete di relazioni ci avvolge come un’ombra e riverbera incessantemente, invisibile ma non di meno attiva. L’esistenza, tutto, si svolge su un altro e più importante piano. Non siamo affatto racchiusi dentro i confini della nostra pelle.

  Le nostre anime albergano una varietà di sentimenti e sensazioni, pensieri, idee ed impulsi volitivi, e la nostra vita ne è continuamente percorsa dalla mattina alla notte. Spesso agitata e scossa da invisibili impulsi che si aprono spazio nella coscienza. Siamo costantemente in rapporto con entità sopra sensibili, anche se di questo rapporto non siamo consapevoli.

  Quando proviamo un sentimento qualunque, quando siamo percorsi da un fremito di gioia o di paura, di simpatia o di rifiuto, questo è certamente un evento interno a noi. Ma non solo. In quel momento entra e esce qualcosa come una corrente. Si fa strada e si inoltra verso una certa entità, la quale ricambia. Entriamo in collegamento con un dato essere. Lo alimentiamo, lo sosteniamo.

  Ed è così per qualsiasi moto dell’anima, pensiero o sensazione. Dall’insieme di tutti i singoli pensieri, di tutte le sensazioni e sentimenti le più variate correnti si muovono in direzione dei più svariati esseri del mondo sopra sensibile. C’è una vasta popolazione di esseri. Sono emanazioni che continuano ad avere vita propria alimentandosi dello stesso impulso che le ha generate, e influendo sulle anime con cui entrano in contatto .

Ognuno di noi è punto di confluenza di correnti intorno al nostro Io, la nostra auto coscienza. Essa deve essere dominatrice della nostra vita interiore, di tutte quelle correnti, o meglio, dovrebbe esserlo.

Naturalmente, saremmo ben poveri nell’anima se non fossimo in grado di generare un gran numero di tali correnti, ma allo stesso tempo saremmo degli esseri che oscillano di qui e di là se non fossimo capaci di divenirne padroni.

Com’è la vita sociale di queste entità, la loro dinamica? Qui sul piano fisico abbiamo fra di noi rapporti giuridici, di lavoro, di amicizia e così via. Nessuno invade il luogo occupato da un altro, nella materia vige l’impenetrabilità dei corpi. Ma come sono le regole di comportamento nell’altro piano?

Queste entità non hanno un corpo denso come il nostro, hanno corpi sottilissimi, eterei. In ogni modo, estendono le loro antenne nel nostro mondo. Come si coordinano questi esseri? Non è possibile stabilire analogie con le leggi del piano fisico sensibile, perchè nelle altre dimensioni prevale la permeabilità, la penetrabilità. Nel mondo astrale è perfettamente possibile come regola che gli esseri si compenetrino reciprocamente e che nello “spazio” occupato da una entità se ne introduca un ‘altra e un’altra ancora. Lì gli esseri non polemizzano fra di loro, per così dire, ma si compenetrano reciprocamente.

Tra entità opposte per natura e intenzione si produce direttamente il conflitto, perchè prenderanno a combattere l’una contro l’altra. L’entità più forte e più feconda annienterà l’altra facendosi valere. Lì non si discute ma si dà una sorta di combattimento tra le entità, e quella con maggiore potenziale di riproduzione e di alimentazione sconfigge le altre. Un essere del mondo sopra sensibile sconfiggerà l’altro in base alla fecondità dell’intenzione che rappresenta.

  Arriveremo sempre più a vedere nelle idee degli esseri astrali le copie e i modelli per i nostri sentimenti. da accogliere, rigettare, correggere, arricchire. Si capisce che vi siano varie categorie di esseri, in direzione delle quali si elevano le più varie correnti per affinità, sorrette dalle più diverse qualità. Pensavo all’atmosfera psichica che ci avvolge oggi come oggi, posseduti da ossessioni, terrori e immagini di cui non riusciamo a liberarci. se non al costo di una profonda presa di coscienza.

 Viviamo tempi difficili perchè siamo in presenza di anime tormentate, disorientate, traviate che si impongono su altre giuste, oneste, ponderate. Gli esempi sono tanti.

  Saranno sopraffatte queste ultime? Alcune brillano di luce propria e diffondono grazia, gentilezza e tutto ciò di cui possiamo nutrirci per risalire la china. Sono la controtendenza alla decadenza dei costumi, faro nel crepuscolo. Esse emettono delle correnti di collegamento con entità di alto valore morale e si uniscono ad esse. A noi resta il compito di sintonizzarle ed alimentarle facendo la nostra parte.

  C’è una via faticosa da percorrere che si apre quando sviluppiamo il sentimento dell’elevatezza e della forza degli ideali morali. Di fronte agli ideali morali si può sviluppare nell’anima una azione potente, per rendersi sempre più maturi e non sentirsi totalmente inadeguati.

FILOTEO NICOLINI

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