Contro tutte le povertà. Reddito di Cittadinanza

per Gabriella
Autore originale del testo: Rosalba Ferrara
Fonte: Politica prima.it
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/03/contro-tutte-le-poverta-reddito-di.html

reddito-di-cittadinanzadi Rosalba Ferrara – 25 marzo 2015

L’Italia è l’unico paese in Europa (a parte Grecia e Ungheria) a non avere un sistema di welfare per garantire un diritto essenziale, e cioè la sopravvivenza con dignità dei suoi cittadini.

La responsabilità è evidente e riguarda una gestione della cosa pubblica che negli anni ha determinato un sistema di privilegi abnorme e una forbice, tra chi ha tanto e chi non ha niente, che si è allargata a dismisura. Una Casta corrotta e incapace, lo sperpero di risorse pubbliche, e le vergognose salvaguardie di ogni genere in favore di ‘pochi’ eletti, hanno fatto il resto.

Caritas povertàTutto ciò ha determinato un fortissimo disagio sociale, nei confronti del quale non possono bastare i cinguettii modificati del momento, e nemmeno gli interventi più o meno utili delle cosiddette riforme costituzionali o gli sbandierati 80 euro. Stiamo parlando di quei cittadini, che oltre al lavoro, perdono la casa, la famiglia, la dignità, costretti a mettersi in coda nei centri della Caritas, per un pasto caldo. E di quelle situazioni disperate nelle quali l’impossibilità di garantire i bisogni primari dei figli portano al compimento di gesti estremi.

Questo buio fitto però può essere spezzato. Uno spiraglio, una luce per liberare dalla schiavitù del bisogno tanti, troppi cittadini che un Paese ‘civile’ non può permetterne l’esistenza. Si tratta della proposta del Movimento 5 Stelle per il cosiddetto Reddito di Cittadinanza. Un cavallo di battaglia di sempre, da quando questo Movimento è apparso nel panorama politico italiano. Una iniziativa tendente a rendere tutti un poco più uguali, un sistema per spingere questa nostra società verso livelli di società più umana e più giusta.

logo-movimento-5-stelleIl disegno di legge è stato presentato al Senato da tempo. E riguarderebbe circa 9 milioni di italiani. Un numero enorme. Sono i dati del nostro Istituto di Statistica che disegna una società nella quale vivono, appunto, circa 9 milioni di cittadini sotto la soglia della povertà. Una massa di ‘persone’ che potrebbero essere liberate dalla minaccia del voto di scambio e dal raccapricciante e onnipresente ricatto mafioso.

Le coperture finanziarie, unico punto debole dell’importante iniziativa, a detta del Movimento ci sono. Le ipotesi riguardano l’aumento del livello di imposizione fiscale del gioco d’azzardo, finora tenuto impunemente basso per l’interesse di molti politici. E così quello nei confronti delle royalty delle grandi imprese del petrolio e del gas. Altra fonte di risorse è rappresentata da una forte revisione delle spese militari e dei sistemi d’arma, come per esempio gli F35. E poi l’utilizzo più razionale dei proventi dell’8 x mille. E, infine, dalla riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione e dei magna magna a cominciare da quelli della politica.

Ciotti e GrilloL’idea del M5S ha il pieno appoggio di don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, che si batte contro i soprusi e le ingiustizie. E anche il partito di Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola ha analoghe posizioni. La proposta prevede un reddito, in linea con i principi del modello sociale europeo, con l’obiettivo di rilanciare la piena occupazione e garantire una vita dignitosa ad ogni cittadino. 780 euro per tutti quei soggetti che sono sotto questa soglia. Significa, quindi, l’erogazione per intero nel caso di soggetti totalmente privi di reddito o l’integrazione a tale cifra negli altri casi. L’intervento, articolato in tre anni, prevede contemporaneamente un percorso di formazione con, alla fine, la proposta di un lavoro. Nel caso di rifiuto, per tre volte consecutive, decadrebbe il diritto al reddito.

consiglio-d-europa_logoIn un altro paese questa proposta, “rivoluzionaria” ed europea, smuoverebbe pure i sassi, porterebbe la gente in piazza, per richiedere e riprendersi quel pizzico di dignità perduta. Per concludere voglio ricordare che proprio l’Europa con una raccomandazione del Consiglio, nientemeno, del lontano 1992, invitava tutti i paesi dell’Unione a introdurre nei loro sistemi sociali un reddito di cittadinanza. Credo proprio sia arrivata l’ora di farlo per davvero.

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2 commenti

Zag(c) 26 Marzo 2015 - 11:52

Il reddito di cittadinanza non elimina la povertà, ma la redistribuisce. Non redistribuisce la ricchezza , ma tra un lavoro ce l’ha, ancora, e chi non ce l’ha più . E’ carità e pietismo e noi invece vogliamo non elemosine , ma lavoro e dignità. Solo il lavoro consente la dignità di un uomo.

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mario tognocchi 20 Aprile 2015 - 9:18

Divento cittadino e mi danno i soldi senza lavorare? In Italia sarebbe semplice: mi metto d’accordo con l’amico impresario edile, mi assume per un pò, poi mi licenzia e continuiamo il lavoro a nero… ma con l’integrazione del reddito di cittadinanza (pagato con le tasse degli altri coglioni di italiani). Eppure UNA SOLUZIONE MIGLIORE C’E’ GIA’. A questa proposta gli hanno pure dato il Nobel dell’economia: la formula si chiama “imposta negativa sul reddito”… http://www.scaricaretuttotutti.it/la-collaborazione-ci-rende-umani-economia-come-nella-vita-meglio-del-conflitto-e-laccordo-di-interessi/

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