Con Renzi non è più il tempo di trattare

per Andrea Colli
Autore originale del testo: Andrea Colli

di Andrea Colli

Matteo Renzi non si sottrae al suo comandamento principe, apparire-twittare-annunciare, e comincia il suo nuovo tour televisivo per spiegare la buona novella della stabilità, scrive Fabrizio D’Esposito. Così in prima serata, nel Tg più visto dagli italiani, quello di Raiuno, compare un inedito Renzi statico e immobile, che non agita mani e corpo, e che accanto alla finestra che dà sul cortile di Palazzo Chigi difende tagli e scelte. La replica tv, ancora più pop, domani nel programma pomeridiano di Barbara D’Urso su Canale 5, l’emittente ammiraglia del suo amico Condannato con cui ha scritto il patto segreto del Nazareno.

Renzi non arretra e non si spezza. A partire dai quattro miliardi di tagli imposti alle Regioni e che stanno causando la rivolta di tanti governatori sia amici sia avversari. L’ultima uscita renziana non ha disteso il clima nonostante le prove di mediazione avviate sia da Chiamparino, governatore del Piemonte e stavolta renziano ipercritico, e sia da Bersani, capo della minoranza dem disponibile a studiare soluzioni di compromesso e non di rottura totale sulla legge di Stabilità.

E’ il solito metodo usato con Berlusconi e tutti sappiamo come è andata a finire: con un Paese devastato. Si tratta con una persona che è disponibile a trattare ma non con chi è l’esatto contrario e facendo così, si conferma solo la forza contrattuale di Renzi che alla fine prevarrà sempre. Chi è rimasto nel Pd contrario a questo dispotico  modo di governare, contrario ai provvedimenti che affameranno ancor più la gente, contrario all’imbroglio di Renzi e di Padoan che dicono che questa è una manovra espansiva mentre tutti sanno che è recessiva, dovranno votare no ma non per salvare la faccia, ma la loro coerenza.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.