Nei giorni scorsi si è svolta a Como la Conferenza politico-organizzativa di Articolo 1/MDP in preparazione dell’appuntamento nazionale previsto a Roma per il prossimo 22 luglio.
Gli intervenuti hanno sottolineato con forza la gravità della situazione politica del Paese e i danni che il governo Lega-M5S sta producendo, mettendo a rischio gli stessi principi dello Stato di diritto, la vita di centinaia di vite umane sacrificate dalla propaganda cinica di Matteo Salvini, i diritti di lavoratori e pensionati e la condizione dell’economia nazionale.
Hanno anche segnalato i guasti provocati dalla giunta di centrodestra che governa il Comune di Como e richiamato la necessità che le opposizioni consiliari e le forze politiche democratiche escano dalla attuale condizione di afasia e dall’incapacità di formulare proposte alternative in campi come la cultura, l’ambiente, la mobilità e la difesa del territorio, la gestione dei servizi e delle aziende pubbliche, consegnate a una insopportabile lottizzazione.
Hanno espresso preoccupazione per la crisi aperta nel Comune di Cantù a seguito dell’incompatibilità dell’attuale sindaco, sottolineato la mancanza di responsabilità delle forze di maggioranza per la situazione che si è creata e lanciato un appello a tutte le forze civiche e di sinistra per avviare tempestivamente un lavoro per la costruzione di un’alternativa.
La Conferenza ha preso atto dell’andamento positivo delle iscrizioni ad Articolo 1/MDP nel nostro territorio e ha discusso, approvandolo all’unanimità, il Documento posto alla base della discussione a livello nazionale.
Ha poi proceduto al rinnovo degli organismi. Alla guida del Movimento è stato riconfermato Emilio Russo mentre il Coordinamento provinciale sarà composto da Rosalba Benzoni, Vittorio Bergna, Giuseppe Bertelé, Guido Castelli, Carmen Cogliati, Gianluca Leo, Aurora Longo, Marco Malinverno, Luciana Maspero, Domenico Scali, Domenico Tammaro, Licia Viganò e Domenico Visconti.
Sempre all’unanimità, sono stati indicati i delegati che parteciperanno alla Conferenza regionale e a quella nazionale.
La Conferenza ha inoltre deciso di istituire appositi Forum tematici aperti. La discussione ha permesso di evidenziare le condizioni che, secondo gli iscritti, dovranno essere alla base del progetto, recentemente avviato, di dare vita a una formazione politica che prenda le mosse dall’esperienza di Liberi e Uguali. Nel contributo rassegnato alla Conferenza nazionale, in particolare, vengono evidenziati i seguenti punti:
a) L’aggregazione riferibile a LeU non può prescindere dal collocarsi all’interno di una discussione volta a individuare una base comune per la costituzione di un nuovo campo politico vasto e unitario, nel rispetto delle articolazioni interne, così da salvaguardare la specificità di una forza politica della sinistra democratica, popolare e di governo quale vogliamo essere.
b) La dimensione europea è per noi uno dei terreni fondamentali della battaglia politico-culturale. Se è urgente mettere in campo un impegno per modificare i comportamenti politici tenuti in questi anni dalle principali socialdemocrazie continentali, non di meno, anche nella prospettiva delle prossime Elezioni per il Parlamento Europeo, non esiste a nostro avviso alcuna alternativa credibile ed efficace alla possibilità di fornire un contributo al campo oggi rappresentato dal gruppo dei Socialisti & Democratici.
c) Nella denominazione e nei caratteri della nuova formazione politica, riteniamo vadano resi riconoscibili:
– La sua natura di Partito politico, con i necessari adeguamenti rispetto alla “forma partito” tipica del Novecento
– L’ispirazione socialista, la cui riconoscibilità consentirebbe il tentativo di rimuovere il diaframma che si è determinato tra le “sinistre” che si sono mosse sullo scenario politico nell’ultimo quarto di secolo e una parte consistente dell’opinione pubblica democratica.
(pubblicato da Gianluca Leo)
