COMPRENDERE IL COMPUTER
I due mondi-il visibile e l’invisibile-nonostante tutto si toccano, ma la loro diversità è tale che ci chiediamo quale sia il confine tra di loro, la zona di contatto e di sovrapposizione. Già Rudolf Steiner avvertiva che l’incarnazione di Ahrimane può passare non percepita, che rimaniamo incoscienti del suo avvento, distratti del progresso apparente e del benessere che ne deriva. La sua tattica è furtiva. Eppure …..lo abbiamo tra i piedi e non ce ne avvediamo! Anzi, fra le mani, sul tavolo, in ufficio, in tasca. È il computer, ogni affiancato dal cellulare ultima generazione. Nel macro cosmo l’incarnazione di un essere come Ahrimane consiste in una progressiva alterazione che si riflette nella nostra esperienza di essere invasi da oggetti artificiali. Ahrimane coincide con l’intero polo della materia e la sua apparizione si traduce in una intensificazione di oggetti affini al sua natura. Ricordiamo anche che Lucifero impersonifica il polo dello spirito. Dal punto di vista della dualità spirito-materia si intravede un’avvicinamento, durante il quale i due estremi reagiscono entrambi uno sull’altro fino a un punto di unione. Il computer rappresenta il corpo funzionale di Ahrimane, mentre l’elettricità possiamo definirla come la sostanza. La presenza del computer si è intensificata coinvolgendo sempre più tutti noi. Esso è l’erede delle prime macchine calcolatrici: già Pascal sviluppò un dispositivo capace di sommare, poi Leibniz progettò un artefatto in grado di dividere e moltiplicare. Allora c’erano leve, cilindri, ruote ed ingranaggi. e tutte esse evidenziavano la meccanizzazione dei procedimenti di calcolo. Ma Leibniz intuì anche la possibilità di un calcolo logico universale frutto di due parti, una collezione di assiomi e un metodo di analisi e combinazione che avrebbe permesso di estrarre tutte le conoscenze da un dato insieme di postulati. E si spinse fino a prefigurare la chiave di edificazione della scienza e finanche della teologia! Queste visioni furono l’avanguardia di ciò che apparve dopo, il telaio programmabile per i tessuti, la macchina di Babbage per i calcoli astronomici basata su approssimazioni dei polinomi, e poi G. Boole che inventò la logica omonima quale algebra dei processi del pensiero! Ora siamo in presenza di due soli oggetti o stati che possono equivalere a una infinità di cose e rappresentarle. Già la parola e il pensiero possono essere meccanizzati. Appare dunque il numero 2 direttamente sulla scena! Qui la firma di Ahrimane è per così dire nero su bianco! Boole fa uso di un semplicissimo insieme di due elementi, che possono essere 0 o 1, oppure vero o falso, oppure spento o acceso. Intanto l’elettricità, sotto il patrocinio di Lucifero, come fenomeno indipendente e riproducibile comincia a rendersi disponibile e diverrà nel secolo XX la sostanza di base per i progressi nel campo del calcolo automatico. Il calcolatore e l’elettricità appaiono dapprima indipendentemente l’uno dall’altra, ma quasi allo stesso tempo. Possiamo interpretarlo come l’inizio della collaborazione tra Ahrimane e Lucifero. Con Edison e la sua prima lampadina, la luce è in un certo senso separata dal Sole.
Molte persone, soprattutto allenate nelle scienze e le tecnologie, considerano tali concetti di esseri spirituali come impossibili e inauditi. Sono, appunto, dominati dall’intelligenza fredda ahrimanica. Ma non è l’unico tipo di coscienza disponibile. Siamo pronti per rientrare nelle realtà sopra sensibili per mezzo del pensiero indipendente e auto determinato. Queste facoltà possiamo svilupparle, con l’aspirazione verso la verità e il potere di comprensione che ci deriva proprio dalla cultura scientifica che stimola la conoscenza ulteriore. Del resto, non costruiamo telescopi e strumenti a partire da materiali terrestri, non portiamo lo spirito ad asservire la materia per indagini ardite e raffinate?
FILOTEO NICOLINI
Immagine: Ragnatela con ragno.
