Non siamo un popolo di ingrati e neppure di smemorati, anzi!
La riconoscenza è una virtù che noi italiani sappiamo esercitare con sapienza.
Matteo Renzi pugnalò il povero Franco Marini, e subito dopo Romano Prodi, entrambi ad un passo dalla Presidenza della Repubblica, e già pensava che un giorno avrebbe ricevuto la ricompensa. Ed è stato ricompensato e accontentato, quasi su tutto.
Silvio Berlusconi fece nominare Mario Draghi alla Banca d’Italia e alla BCE. Ha ricevuto la sua ricompensa.
Renato Brunetta si è sempre fatto fotografare vicino a Berlusconi per farlo apparire un corazziere? L’ex cavaliere lo ha ricompensato.
Maria Stella e Mara sono state vicine a Silvio, nel momento del bisogno? Silvio non ha dimenticato. Anzi, ricorda tutto benissimo con tanta nostalgia. Ringrazia e ricompensa, ancora.
Nicola Zingaretti a Franceschini e a Guerini deve addirittura la sua stessa esistenza. Senza i diversamente renziani, il Partito Democratico non esiterebbe neppure. Potrebbe non ricompensarli?
La vita politica italiana è una riscossione continua di debiti…
Se vi chiedete il perché di una nomina, all’apparenza incomprensibile, cercate un debito pregresso nei confronti del nominato, e troverete la riposta.
Forse un giorno sapremo anche perché la Lega del “convertito” Salvini, sia stata ricompensata con tanta abbondanza.
Spero che gli italiani non dimentichino il debito che hanno nei confronti un uomo capace, mite e generoso, che tanto si è speso con successo per difendere i loro interessi.
Giuseppe Conte merita di ricevere, quando sarà il momento, una grande e meritatissima ricompensa.
Intanto, mille grazie Presidente!
