Fonte: facebook "da sinistra per BERSANI"
Marco Lang – 18 gennaio 2015
Discutere ora della scelta di Cofferati ha poco senso. Uno scatto di orgoglio ed un sussulto di dignità, personale e politica, arrivati fuori tempo massimo. Fermo restando che le motivazioni sono tutte giuste, condivisibili e da sottoscrivere.
Ma una scelta simile, se rimane isolata, politicamente non riesce a sviluppare alcun effetto di trascinamento.
Le primarie sono fasulle, sono aperte a qualsiasi infiltrazione che ne possa alterare gli esiti in modo significativo, non facendo riferimento ad alcun elenco di elettori simpatizzanti, permettono la.partecipazione di elettori dello schieramento opposto, etc
Quale la novità?
Non sorprendono le parole dei renziani dell prima ora, della seconda e di complemento (ma disgustano particolarmente quelle dei giovani e meno giovani turchi) né il sostanziale silenzio della cd sinistra.
Il PD è questo e non può essere altro
Ci sono 3 appuntamenti:
Riforma elettorale, riforma della.costituzione, elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Se Renzi porterà a casa tutto senza troppi problemi, la trasformazione in senso plebiscitario della Repubblica sarà completato. La sinistra del PD sarà costretta ad un ruolo di mera testimonianza e lo accetterà consapevolmente.
Fatti loro, si potrebbe dire. Vero solo in parte, perché il suo silenzio si ripercuoterà su tutta la.sinistra.
Dar vita ad un nuovo partito: può essere un obiettivo fantasioso e velleitario o può essere uno stato di necessità indotto dalle circostanze.
Si può scegliere di assistere in modo sostanzialmente passivo alla trasformazione dello Stato e si può decidere di fare qualche altra cosa che possa dare rappresentanza politica a chi non l’ha più.
Si può stare in un partito che garantisce un minimo di “agibilità politica” in periferia ed un briciolo di presenza, pur se spesso camzonata, al centro.
Oppure si può decidere che “quel” partito, non più contendibile e/o scalabile, debba essere lasciato alle proprie spalle.
C’è una sola indicazione: fare presto. Scegliere una volta per tutte. Non è più tempo di tentennamenti e di “mi si nota di più se mi oppongo un po” o se minaccio di andarmene?”
Basta.
commento di Gabriele Pastrello:
SINCERAMENTE NON CAPISCO IL POST. MA QUALE SCATTO D’ORGOGLIO. EQUIVALE IN POSITIVO AL COMMENTO DI MERLO. SCELTA POLITICA. COME DICE L’ULTIMA FRASE DELLA SUA CONFERENZA STAMPA. COMINCIA A DELINEARSI UN’AREA. MANCAVANO LEADER. COMINCIANO AD ARRIVARE. OTTIMO SEGNALE. E FORSE UN PROCESSO DI FRAMMENTI IN INUTILE EBOLLIZIONE COMINCERA’ A FAR PRECIPITARE UN ELETTORATO. CHISSA’. SPERIAMO.
Marco Lang:
Gabriele, “scatto d’orgoglio fuori tempo massimo”: è stato anche questo.
Che la scelta sia stata “anche” politica non è in discussione ma si è basata su quegli elementi, già conosciuti ed analizzati, che hanno reso per molti il PD un partito non più potabile.
Vedremo se questa scelta potrà avere ripercussioni su ciò che rimane della sinistra dem. Lo speriamo un po’ tutti.
Se dovesse rimanere sostanzialmente solitaria, se le scelte continueranno ad essere procrastinate usque ad finem, sperando in “qualcosa” (cosa?) che possa consentire di fermare Renzi all’interno del PD, la conclusione di questo capitolo della sinistra è già scritta.
Gabriele Pastrello:
SE E’ FUORI TEMPO MASSIMO LUI LO SIAMO TUTTI. PUNTO.
——-