Fonte: La repubblica
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intervista a Pippo Civati di Matteo Pucciarelli – 9 febbraio 2016
“MADDAI, chi l’avrebbe mai detto che finiva così?”. Pippo Civati non è contento, ma un po’ dopotutto sì: ha vinto la non continuità con la stagione arancione, come aveva previsto. “Quante me ne hanno dette in questi mesi, Giuliano Pisapia compreso…”, dice.
Va bene, ma adesso?
“Si fa ciò che abbiamo proposto di fare da tempo, la politica si liofilizza in una proposta civica: noi di Possibile, Rifondazione, socialisti, dissidenti di Sel, insieme per promuovere qualcosa di più grande e milanese. Tocca a noi costruire il centrosinistra”.
Perché, questo non lo è?
“Beppe Sala e Stefano Parisi (il probabile candidato del centrodestra, ndr) sono indistinguibili, sembra una gara tra manager dell’anno più che tra aspiranti sindaco”.
Ma c’è spazio per un’altra candidatura ancora?
“La misura con la quale ha vinto Sala, non eccezionale direi, dimostra che adesso lo spazio si allarga”.
Non si poteva fare qualcosa prima, alle primarie?
“La regia delle primarie è stata di Alfred Hitchcock…”.
Lei non poteva sostenere la candidatura di Majorino? Era un civatiano nel Pd…
“Sono sempre stato rispettoso della sua candidatura. Gli avevo proposto altre cose in realtà. Ma ci siamo capiti e siamo stati entrambi coerenti, anche se poi certamente qualcuno dei nostri l’avrà anche votato, esiste un’ampia zona grigia. Per me correre a queste primarie equivaleva a fare un favore a Matteo Renzi, cosa che poi è avvenuta”.
Adesso accusano Majorino di aver fatto il suo gioco infatti.
“No, non ci vedo malizie nella sua operazione. Quando lo si accusa bisogna ricordare che era sostenuto da sinistra Pd e Sel”.
A proposito di Sel, sarà della partita alternativa al Pd?
“Non capisco che libertà d’azione abbiano ora. Ma vogliamo coinvolgere il loro elettorato”.
Se Sel si sganciasse le farebbe piacere o no?
“Ovvio, non sono mica cretino…”.
Entro quando proporrete il vostro nome?
“Entro fine mese al massimo”.
E sarà lei?
“Io eviterei una candidatura così politica, vorrei che i candidati fossero della città stessa, personalmente non ci ho pensato e non ho lavorato per costruire la mia candidatura. Dopodiché non posso prevedere cosa accadrà”.
Quindi non è impossibile.
“Ma nego di volerlo fare”.
Ma di Pisapia cosa pensa?
“Ha fatto una serie di mosse che nessuno ha capito. O forse ha agito ben consapevolmente”.
sullo stesso argomento:
http://www.ciwati.it/2016/02/08/un-commento-sulle-primarie-di-milano-che-risale-a-ottobre/
http://www.radiopopolare.it/2016/02/civati-presto-un-candidato-alternativo/