Città: le periferie, i centri e Salvini

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giovanna Ponti

di Giovanna Ponti – 20 aprile 2019

Salvini ha un’idea molto chiara dei luoghi dove occorre evitare il degrado urbano: le aree dove insistono i «flussi turistici», vale a dire i centri delle città.
Lì tutto deve essere pulito e ordinato, dove per ordine si intende anche che devono “sparire” anche le persone che disturbano. alla sola vista, il cittadino o il turista.
Si intende soprattutto che devono essere sgomberati i poveri che si sa vanno nascosti.
Quindi via i senzatetto con la loro ingombrante presenza per coperte, sacchetti, cenci e visi emaciati e tristi.
Via gli immigrati buttati in strada che molestano le persone con la richiesta di un aiuto e, naturalmente via le prostitute, queste non devono nascondersi, ma essere visibilissime, però in periferia.
Non sicuro che i sindaci siano solerti nel seguire le direttive del suo Ministero, Salvini ha emanato una ordinanza che dà più potere ai Prefetti per le questioni relative al degrado delle città, perchè «è stato localmente sperimentato con successo il ricorso a provvedimenti prefettizi che vietano lo stazionamento a persone dedite ad attività illegali, disponendone l’allontanamento».
In questo caso se ne frega altamente del fatto che i sindaci sono stati eletti dal popolo e i Prefetti no, evidentemente pensa che solo lui può comandare con il 17% dei voti, i voti degli altri sono meno rappresentativi della volontà popolare.

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