Autore originale del testo: John Keats (Londra, 1795 - Roma, 1821)
Fonte: Poesie - Gte Newton
Fonte: Poesie - Gte Newton
Tu il cui volto patì vento d’inverno
e vider gli occhi nuvole di neve
nella nebbia sospese e neri gli olmi
fra le gelide stelle irti svettare,
primavera per te sarà stagione
di raccogliere. Tu cui solo libro
fu della somma tenebra la luce
della quale una notte dopo l’altra
facevi il cibo tuo quando lontano
era Febo, mattino a te tre volte
primavera sarà. Non tormentarti
per conoscere: io non conosco, eppure
sorgivo col tepore viene il mio canto.
Non tormentarti per conoscere, io
nulla conosco eppur la Sera ascolta.
Chi soffre al nome d’ozio non è ozioso
e se uno pensa di dormire, è sveglio.