di Emanuele Vena su Termometro politico 18 giugno 2014
Un aumento del 146%. Sono le cifre impressionanti, certificate dal Censis, riguardanti la disoccupazione tra gli over 50. Ed è allarme rosso, considerando che appena un quarto degli ultracinquantenni ha un lavoro.
CIFRE ALLARMANTI – Gli over 50 sono 24 milioni e mezzo, di cui poco meno di 7 – precisamente 6.7 milioni – sono i ‘fortunati’ che possiedono un lavoro. Tra essi prevalgono nettamente gli uomini: gli occupati over 50 di sesso maschile sono poco più di 4 milioni, mentre le donne si fermano a 2.6. Dal 2008 è aumentata nettamente l’incidenza dei lavoratori dipendenti e degli occupati a tempo pieno, come effetto dello slittamento in avanti dell’età da pensione. Cresce anche il numero di lavoratori autonomi ed occupati a tempo parziale. Impietoso anche il dato sui disoccupati ultracinquantenni di lunga durata: +189%.
TRA CRISI, ESUBERI E PREPENSIONAMENTI – All’incremento del 146% in termini relativi di disoccupati over 50 negli ultimi 6 anni – in termini assoluti si parla di un passaggio dai 261 mila del 2008 ai 438 mila del 2013, di cui oltre 60 mila nell’ultimo anno – ha contribuito inevitabilmente la crisi economica. Lo sottolinea lo stesso Censis: “con la crisi il segmento degli adulti di 50-70 anni sembra abbandonato al triste destino di esuberi, prepensionati, esodati, staffettati, senza alcun meccanismo utile per conservare almeno una porzione di quell’importante capitale umano”.
CONFLITTO GENERAZIONALE – La crescita della disoccupazione over 50 si aggiunge alla tradizionale difficoltà dei giovani nel trovare lavoro. Benzina ulteriore per alimentare il conflitto generazionale, come rilevato dallo stesso Censis: “gli over cinquantenni, anche a causa del prolungamento dell’età pensionabile, si trovano a competere con i ventenni per conquistare il lavoro che non c’è”.