di Celeste Ingrao – 2 giugno 2016
IL MIO VOTO “INUTILE”
Un voto inutile. Un voto sprecato. Questo sarebbe, secondo alcuni, il voto che darò domenica. Perché “utile” e “giusto” è solo il voto che si dà a un possibile vincente e Fassina non è dato vincente. Perché vincere – non importa per cosa e con chi – è ormai la sola cosa che conta. Così come “fare” – non importa se bene o male o anche malissimo – è la sola cosa che conta.
Non è la mia idea del mondo e della politica. Nella mia idea della politica contano gli obiettivi e i percorsi. Conta non rassegnarsi all’esistente e provare invece a immaginare, progettare e costruire una realtà diversa.
Ho dato tanti voti “utili” nella mia vita. Questa volta sono felice di poter dare un voto che mi rappresenti.
Sono contenta di poter dare un voto che permetta alla sinistra romana di essere presente nel consiglio comunale e di far sentire la sua voce. Sono contenta di votare per un programma che porta finalmente avanti una idea diversa della città. Una città a misura di chi ci vive e non dei palazzinari. Una città non fondata sui grandi eventi, ma sulla cura delle persone, della storia, della memoria e della bellezza.
Infine, posso dirlo?, sono contenta di votare per un compagno. Sono contenta di votare per Stefano Fassina e per Sinistra per Roma.
1 commento
non si può votare guardando gli spot televisivi .Votare Fassina non mi crea disagio e penso che la persona valga.