Capisco visto il precedente La vittoria di Conte e la Waterloo dei due Mattei, della ducetta di fratelli d’Italia e dei mass media che da me non possiate più accettare delle previsioni attendibili, ma sono un presuntuoso impenitente e nonostante i fallimenti spero che questo appello che verrà letto dai soliti 12 lettori, come una lettera in bottiglia gettata da una barchetta nel mare in tempesta, sia di buon auspicio per il nostro povero Paese.
Il piano dello scellerato Matteo Renzi di far fallire il tentativo di formare il governo, abbattere Conte e segare il ramo dell’alleanza tra Pd, 5 Stelle e LeU, pare perfettamente riuscito – anche grazie alla complicità (stupidamente involontaria) di esponenti del Pd pure di primo piano come i presidenti dei gruppi parlamentari Del Rio e Marcucci.
Il Matt(e)o di Rignano non ha compreso che così facendo tagliava il ramo su cui è da anni seduto, tanto che la destra potrebbe essere tentata di andare al voto a giugno o appena eletto il Presidente della Repubblica nel febbraio del 2022. In questo momento le tre destre hanno scelto di andare separate alle consultazioni con Draghi, dimostrando così – se ce n’era bisogno, che l’unità manifestata negli incontri con il Presidente della Repubblica era funzionale solo per abbattere il tentativo del Conte ter e quindi di fatto avevano un accordo con Renzi, tutto a vantaggio loro (delle destre). Tuttavia, hanno dimostrato nel passato, per concretezza e convenienza, di trovare accordi e senza rivali, demolita l’alleanza 5 Stelle/Pd, potrebbero cercare appena possibile la via del voto e della vittoria facile.
Ora per convenienza, spirito di sopravvivenza e soprattutto nell’interesse collettivo del paese, le tre gambe (Movimento 5 Stelle, Pd e LeU) del governo Conte hanno ancora in questo parlamento la maggioranza assoluta alla camera e quella relativa al senato, dovrebbero essere più leali e compatte di prima e fare del loro meglio in Parlamento (dove tra l’altro i numeri lo consentono) per affrontare al meglio i nodi cruciali che abbiamo di fronte: piano dei vaccini, programmazione e applicazione del Recovery Plan impedendo l’assalto alla diligenza di Lor signori e la gestione dei licenziamenti a fine marzo.
Non solo, se la passata maggioranza giallo-rossa sarà compatta con proposte condivise, potrà esprimere un indirizzo politico al Parlamento in grado di aprire al dialogo e alla collaborazione con le forze sociali per gestire il dramma della disoccupazione e le sue conseguenze. E al contempo approvare riforme urgenti sulla pubblica amministrazione, le tasse, la scuola e pure fare una legge elettorale finalmente democratica e non truffaldina – liberandosi oltretutto dai ricatti della falange renziana.
E’ bene ricordare che nel febbraio 2022, verrà eletto il Presidente della Repubblica e se i 5 stelle, il Pd e LeU saranno d’accordo, diventeranno determinanti per scegliere un Presidente rispettoso della costituzione e delle istituzioni democratiche.
Infine, Conte è stato il punto di raccordo e di equilibrio dentro la maggioranza nata sull’onda della sfida lanciata da Salvini a fine estate del 2019 e poi consolidata nell’anno terribile della pandemia. Sarebbe stupido non riconoscere che nell’azione del governo ci sono stati limiti e ritardi, così come non si può non riconoscere in Mario Draghi un prestigio internazionale che potrebbe essere per l’Italia una risorsa preziosa e da non invalidare per affrontare le terribili prove che abbiamo di fronte. Ebbene, Giuseppe Conte può essere prezioso in questi passaggi per superare gli scogli del momento e ancora il leader della maggioranza giallorossa del parlamento in caso di elezioni. Tocca a coloro che hanno maggiori responsabilità nel Pd, M5Stelle e LeU mettere Giuseppe Conte nelle condizioni di reggere al meglio questa delicata nuova realtà.
Il partito nuovo
Mi spiace che a sinistra di fatto ci accontentiamo di tenere Salvini lontano del governo (cosa in questo momento assai difficile), mentre sarebbe necessario coltivare una forte spinta riformista per il miglioramento delle condizioni di eguaglianza delle persone, che è anche il valore fondante e dimenticato della sinistra. E’ evidente che anche nella prova difficile di questi giorni il Pd e LeU sono inadeguati rispetto alle prove che deve affrontare il Paese.