di Antonio Napoletano su facebook, 16 luglio 2014
Dunque siamo giunti al grande momento. La Matteo Renzi&Associati con un aggravio di poco meno di ottomila emendamenti affronta l’esame dell’aula del Senato che vuole abolire.
Francamente, non l’avrei detto possibile, quando, solo qualche mese fa, aveva preannunciato la svolta del Nazareno, l’annesso e segreto patto, la volontà di resuscitare il noto Pregiudicato pur di portare a casa la ‘riforma’.
Caso vuole che questo traguardo coincida con il rinvio a giudizio del più stretto compagno d’armi del Pregiudicato, Il Verdini gran cerimoniere dell’entente cordiale.
Facile dire adesso ma con chi ti sei messo? Con chi hai stretto questo patto scellerato?
Ma nessuno lo dice dei suoi. Neppure il Fassina s’azzarda a questo e ci gira intorno, di fatto , accettando- pure lui, ultimo in ordine di tempo – la non eleggibilità dei futuri Consiglieri-Senatori. E lo fa aggrappandosi però a chissà quale resipiscenza mediatoria sul combinato disposto della ‘riforma’ e dell’talicum. Così,facendo finta, anche lui, che non ci sia nesso tra liste di nominati, col seguito di sbarramenti a geometria variabile e abnorme premio di maggioranza, e Senato eletto dagli ‘eletti’.
Per dirla in breve ci si accontenta di mitigare quella tagliola, avendo rinunciato in partenza a rigettarla per tutto quello che essa rappresenta nella brutale manomissione della costituzione vigente.
E sembra già di sentirli quelli della Matteo Renzi&Associati, quando se ne andranno in giro – magari nella prossima campagna elettorale – magnificando le loro migliorie di dettaglio alla bozza Boschi, la ministra col tacco.
Ma è un fatto che non dimenticheremo questa capitolazione di un intero ceto politico di fronte al più aggressivo e malamente dissimulato attacco alla costituzione.