Canfora ironico: “Cancellare le guerre puniche? Come i ‘comunardi’, Cingolani è un estremista di sinistra”
Il filologo: “I comunardi, i seguaci della Comune rivoluzionaria di Parigi, volevano ‘cancellare l’antichità’ e studiare solo scienze tecniche”
Non si placano le polemiche per le parole pronunciate ieri dal Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani che ha affermato che “è inutile studiare quattro volte le guerre puniche, serve cultura tecnica”.
Canfora sottolinea che spiegare a Cingolani “che anche le scienze vengono riproposte di grado in grado nella scuola, così come lo studio della storia, è tempo sprecato perché tanto non capirebbe. Allora ho pensato che l’ironia era l’unica forma per scuotere la coscienza. Anche Omero si addormenta ogni tanto”, ricorda Canfora alludendo alla locuzione latina “Quandoque bonus dormitat Homerus”. “E Cingolani che si occupa di transizione, quindi va su e giù, magari si è distratto e ha detto una stupidaggine. Pazienza” ha concluso.
Il ministro della transizione ecologica aveva dichiarato al Tg2: «inutile studiare quattro volte le guerre puniche, serve cultura tecnica». La risposta del filosofo tra ironia e polemica
Luciano Canfora replica a Roberto Cingolani e per rispondergli usa la vena dell’ironia. Di fronte alle affermazioni del ministro della Transizione Ecologica che, intervenendo alla trasmissione Tg2 Post, ha affermato che è «inutile studiare quattro volte le guerre puniche, serve cultura tecnica», il filologo è netto nella sua argomentazione: «Il ministro, di cui ignoro l’appartenenza politica – dice all’AdnKronos – è un comunardo, cioè un seguace della Comune rivoluzionaria di Parigi (del 1871) che nei 70 giorni scarsi di governo, propose una riforma della scuola in cui si eliminava l’antichità e si sperava che ci si occupasse soltanto di scienza tecnica e vicende contemporanee. Quindi è un estremista di sinistra, bisogna avvisare Draghi che magari si allarma».
Canfora sottolinea che spiegare a Cingolani «che anche le scienze vengono riproposte di grado in grado nella scuola, così come lo studio della storia, è tempo sprecato perché tanto non capirebbe. Allora ho pensato che l’ironia era l’unica forma per scuotere la coscienza. Anche Omero si addormenta ogni tanto», ricorda Canfora alludendo alla locuzione latina “Quandoque bonus dormitat Homerus”. «E Cingolani che si occupa di transizione, quindi va su e giù, magari si è distratto e ha detto una stupidaggine. Pazienza» ha concluso