di Luigi Altea – 7 marzo 2019
Nel giorno in cui la donna celebra la sua festa, e piange le sue lacrime, vorrei dedicarle pensieri delicati, e parole leggere.
Ma dalle pieghe oscure della realtà, e dai risvolti duri della cronaca, emergono sempre i soliti grovigli di paure, e l’eterno nodo di desideri e di speranze.
Troppo spesso il mondo si presenta con il suo volto duro, maschile e vecchio.
Il volto tronfio di Trump, e le sue volgarità sulle donne.
Il volto ingrugnito di Putin, e le sue espressioni misogine.
Il volto ipocrita del cardinale Pell, e le vergognose giustificazioni dei suoi atti indegni.
Il volto opaco di un Giudice, che concede attenuanti emotive ad un femminicida.
Il volto trucido del razzismo, del sessismo, e della violenza sulle donne.
Il volto arcigno e incupito del potere maschile che discrimina, e crea disuguaglianza tra uomo e donna.
Il volto freddo di un mondo, che non si è lasciato sufficientemente contagiare dalla calda presenza femminile.
E tuttavia, benché tenuta lontana dai posti di direzione e di comando, e malgrado sia diffusamente assente nei ruoli apicali delle istituzioni, la donna resta il motore della storia.
E’ allo stesso tempo mente, braccia e cuore di ogni progresso umano.
Sono l’intelligenza, la creatività, la vitalità, e la tenacia delle donne, l’energia rinnovabile che fa girare il mondo.
Quello femminile non è il sesso forte, e non è neppure il sesso debole.
E’ semplicemente il sesso resistente!
Penso agli infiniti volti luminosi che fanno risplendere il mondo.
Penso ai volti delle tante figlie e delle tante madri coraggio, che sanno trasformare il dolore in forza, da spendere senza misura per ottenere verità e giustizia.
Penso al volto vittorioso di quelle ragazze che hanno attraversato il deserto, sfidato il mare e la morte, per portare il loro bambino in salvo lontano dalla guerra, dalla malattia e dalla fame.
Penso al vostro volto, bello, intelligente e vivo, carissime amiche.
Buon 8 Marzo a tutte!